Alloggi per i cristiani di Betlemme: aiuto alla comunità cristiana nella città di Gesù

Giacomo Pizzi17 Maggio 2012

cristiani “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. (Mt. 2,6). Se fino al 1948 il luogo della nascita del Figlio di Dio era una città a maggioranza cristiana, a partire da quell’anno Betlemme subisce un cambiamento importante a causa dell’immigrazione di molti musulmani dalla città di Hebron verso i campi profughi di Betlemme. Oggi solo 12.000 cristiani vivono a Betlemme rispetto ai 35.000 musulmani. Il secolo scorso ha testimoniato una migrazione lenta ma costante di cristiani da Betlemme verso l’Europa e l’America, perciò gran parte delle case abbandonate sono state acquisite da nuovi abitanti musulmani.

Per questo i francescani della Custodia di Terra Santa, grazie al sostegno di ATS pro Terra Sancta, già da diversi anni si preoccupano di dare una casa anche ai cristiani di Betlemme, all’interno del progetto “Pietre della Memoria”. Nello specifico sono sei le case acquistate direttamente dalla Custodia di Terra Santa e altre 27 acquisite tramite la Società Antoniana di Betlemme, un ente sociale legato alla Parrocchia francescana di Betlemme.

Tutto questo però non è sufficiente. Sono ancora molti i cristiani che decidono di lasciare la loro terra natia, soprattutto giovani che non vedono per sé alcun futuro nella loro città. Il progetto “Pietre della memoria” prevede quindi anche la creazione di nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale, in particolare per i disoccupati, oltre che la formazione  professionale e umana dei giovani attraverso corsi di formazione e l’affiancamento con personale qualificato ed esperto.