Emergenza Betlemme: acquisti di medicinali e assegni familiari per i piú bisognosi

Giacomo Pizzi9 Dicembre 2011

Quando qualcuno pensa a Betlemme, pensa innanzitutto che è il luogo dove nacque Gesù. Pensa ai tanti bambini che sono nati e continuano a nascere qui, in questa terra tanto santa quanto difficile e piena di contraddizione. Ma Betlemme non è solo un luogo di nascita, è anche un luogo dove la gente cresce, diventa adulta, e perché no, a volte invecchia. 

Molte famiglie sono senza redditi, con gravi problemi alle spalle, e fanno molta fatica non solo ad occuparsi degli anziani, ma anche a mantenere i propri figli. Come nelle storie che riportiamo in seguito:

L. è una vedova di 72 anni, malata cronica con problemi cardiaci e con a carico una figlia di 36 anni che soffre di una malattia  mentale.

Il Franciscan Social Service Office (FSSO) la sostiene fornendole assegni mensili per l’acquisto delle sue medicine e per quelle per la patologia della figlia. L’assistente sociale del Franciscan Social Service Office è anche riuscita a farle ottenere un’assicurazione medica, che coprirà il 90% dei costi della sua operazione al cuore.

L. ha 68 anni, è vedova e vive sola. Ha tre figlie, che si sono sposate ma sono disoccupate.  Essendo nel contesto palestinese completamente inesistente il sistema pensionistico, ella è sola e senza reddito.  Il  Franciscan Social Service Office (FSSO) copre per lei i costi delle medicine, attribuendole un piccolo assegno mensile per acquistare il cibo.

L. è madre di tre bambini, tradita e abbandonata dal marito. L. non aveva nessun reddito, e non sapendo come mantenere i suoi bambini, colta dalla disperazione, ha tentato diverse volte il suicidio. Dopo essersi rivolta al Franciscan Social Service Office (FSSO), con l’aiuto dell’assistente sociale le è stato offerto dapprima un piccolo aiuto economico. Ora L. lavora come segretaria, ricevendo un piccolo salario e avendo la possibilità di distrarsi uscendo dall’ambiente casalingo: un piccolo passo per ricominciare a vivere. 

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