L’arte della ceramica e una nuova guesthouse, per dare speranza a un altro villaggio in Samaria

Giacomo Pizzi28 Ottobre 2015

Nisf Jubeil è un villaggio minuscolo, 300 anime e qualche asinello, situato sulle colline della Samaria a qualche chilometro da Sabastiya. Qui da qualche mese la comunità locale è in fermento: con pochi fondi ma tanta buona volontà, si è deciso infatti di investire sul patrimonio tradizionale locale per dare nuove chances ai giovani del villaggio.

Come mostrano le foto, un’antica casa costruita secondo le antiche tecniche palestinesi, è ora in fase di restauro: diventerà una guesthouse. Qui i visitatori potranno godere di uno stile semplice e accogliente, nel pieno rispetto delle tradizioni palestinesi.

“L’idea – spiega Osama Hamdan, direttore del Mosaic Centre, ONG palestinese partner del progetto – è creare uno scambio e un reciproco beneficio tra il vicino villaggio di Sabastiya, dotato di un bellissimo sito archeologico e altre bellezze storiche e artistiche, e questi villaggi più piccoli, dove la ricchezza del patrimonio è forse più nascosta, ma c’è”.

Accanto alla futura guesthouse, è stato creato un centro di produzioni della ceramica. “Ad ora abbiamo tre ragazze impiegate a tempo pieno – continua Osama – che in pochi mesi hanno già raggiunto un livello sorprendente nella produzione artistica”. Interessante il fatto che, nel creare molti piatti e oggetti in ceramica, vengano ripresi motivi usati anticamente dagli artiginiani palestinesi.

L’Associazione pro Terra Sancta e il Mosaic Centre collaborano già da anni con ottimi risultati anche nella vicina Sebastia.