francesco patton

Assemblea Generale di Associazione pro Terra Sancta. Le parole del nuovo presidente fra Francesco Patton

Giacomo Pizzi29 Luglio 2016

Il giorno 22 luglio si è riunita a Gerusalemme l’Assemblea Generale di Associazione pro Terra Sancta, che ha visto per la prima volta, la partecipazione del nuovo Custode di Terra Santa e presidente di diritto dell’Associazione, fra Francesco Patton. Oltre al nuovo presidente, sono stati inoltre nominati tre nuovi soci, fra Ibrahim Faltas, fra John Luke Gregory e fra Bruno Varriano, di recente eletti Discreti di Terra Santa rispettivamente per le lingue araba, inglese e italiana.

La riunione è stata anzitutto l’occasione per aggiornare il nuovo Custode sulle attività in corso dell’Associazione. I Consiglieri, Tommaso Saltini e Carla Benelli, hanno illustrato le tre aree di intervento dell’Associazione: i progetti di Conservazione e Sviluppo (Betania, Città di Lazzaro, Marta e Maria; Sebastia – Nisf Jubeil, Accoglienza tra passato e presente; Terra Sancta Museum…), Educazione e Assistenza (supporto alle Opere di Carità promosse da religiosi e comunità cristiane in Terra Santa; Musica e incontro, Educazione alla bellezza e dialogo con tutti; Scuole, studio e biblioteche) e Emergenze in Medio Oriente (L’accoglienza ai rifugiati in Libano, Giordania, Rodi e Kos; Gaza, aiuto alla piccola comunità cristiana; Siria, i centri di emergenza francescani e sostegno all’ospedale della Custodia di Terra Santa La Speranza, di Aleppo).

Non dobbiamo solo intervenire laddove ci sono situazioni di crisi, come in Siria” ha affermato il Custode sottolineando l’importanza dell’educazione e della formazione professionale, “ma dobbiamo fare il possibile perché non ce ne siano di nuove, soprattutto qui”. Per questo padre Patton ha poi chiesto di sostenere in particolare l’opera del Terra Sancta Museum. “Il progetto rappresenta un’opportunità per accrescere, tra le comunità locali e la comunità internazionale di pellegrini, la consapevolezza della propria storia, e sentirsi eredi della storia cristiana”.

“Tutto ciò che è divulgazione e promozione della cultura aiuta a favorire la pace, a costruire la pace” ha concluso il Custode, fornendo così un’indicazione per l’anno che viene.