Betlemme, il problema dell’acqua e la storia di Ilyas

Giacomo Pizzi14 Novembre 2014

In una terra dove la siccità è una costante per diversi mesi all’anno, la maggioranza delle famiglie – e in particolare nelle comunità più povere e vulnerabili – non dispongono di abbastanza acqua potabile. È un problema che condiziona in modo determinante la vita quotidiana di centinaia di migliaia di persone in tutta la Cisgiordania.

Nella maggior parte della regione, infatti, le autorità occupanti controllano la distribuzione dell’acqua, e nei villaggi e nelle città posti sotto il controllo dell’Autorità Palestinese è stato installato un sistema antiquato, dove la dispersione raggiunge anche il 40% dell’acqua distribuita.

Racconta Rami, un giovane padre di famiglia che risiede nel centro storico di Betlemme: “La rete idrica è ridotta talmente male che tutte le famiglie del vicinato sono costrette a fare arrivare l’acqua attraverso dei camion cisterna. Così arrivano a pagarla quasi 10 volte più del prezzo inizialmente richiesto dal comune, e in tanti non possono permetterselo”.

Per arginare questo problema l’Associazione pro Terra Sancta ha avviato un progetto dal titolo “Voglia di acqua”: nell’area di Betlemme, dove molte famiglie non hanno un reddito sufficiente a coprire le spese di manutenzione o di sostituzione delle cisterne, si cerca così di migliorare le condizioni di vita di molte persone, attraverso l’istallazione di nuove cisterne.

Alcune di queste famiglie sono costituite da un nucleo numeroso, e vivono in abitazioni molto antiche che richiedono manutenzione costante. È il caso di Ilyas e della moglie Amal, che vivono nel cuore di Betlemme e hanno 5 figli. Ilyas si occupa personalmente della manutenzione della casa, ma la loro cisterna dell’acqua, arrugginita per l’usura, deve essere sostituita. Sua moglie lavora saltuariamente, mentre i figli – due maschi e tre femine – abitano in casa con i genitori e stanno completando i loro studi.

L’installazione di nuove cisterne, acquistate grazie al progetto, consentirà alle famiglie di risolvere il problema della dispersione idrica e della contaminazione dell’acqua, senza che esse siano più costrette a rifornirsi d’acqua attraverso i camion cisterna a un prezzo esorbitante.

Ricordiamo che attraverso la nostra Campagna di Natale è possibile aiutare le famiglie di Betlemme, anche rispetto al problema dell’acqua. Con 300 euro, ad esempio, è possibile installare una tanica da mille litri d’acqua per una famiglia. Ma ogni contributo, anche il più piccolo, è un segno di speranza e un aiuto concreto per tante persone.

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