L’eredità culturale dei mosaici in mostra a Gerusalemme: grande successo per l’iniziativa sostenuta da ATS pro Terra Sancta

Giacomo Pizzi31 Maggio 2011

SebastiyaGrande successo per la mostra “Holy Land Mosaic”, inaugurata alla presenza di rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte nella sua organizzazione (il Vice rettore della Universitá al Quds di Gerusalemme, il rappresentante del’ufficio Unione Europea di Gerusalemme, un rappresentante del Ministero del Turismo e Antichità palestinese, rappresentanti di ATS pro Terra Sancta e il presidente del Mosaic Centre Jericho-Comitato per la promozione del turismo). Una folta presenza di studenti e professori della Università, soprattutto del suo Istituto di Archeologia, ha ravvivato l’evento. Notevole è stata anche la partecipazione di giornalisti e operatori TV palestinesi ed europei, che hanno prontamente rilanciato l’iniziativa, ricordando al mondo intero l’importanza dell’arte del mosaico

“L’arte del mosaico ha caratterizzato la decorazione in Palestina di luoghi civili e religiosi di diverse culture e popoli per un lungo periodo: dall’epoca ellenistica fino a quella mamelucca, dal secondo secolo a.C. fino al quattordicesimo secolo d.C.”, spiega Carla Benelli, storica dell’arte e coordinatrice di progetto per conto di ATS pro Terra Sancta. “Il mosaico e’ anche un elemento di confronto e di dialogo tra i vari paesi del Mediterraneo  e il Mosaic Center di Gerico lavora per la sua riscoperta, che é sempre fonte di curiosità e riflessione per la popolazione locale.”

ATS pro Terra Sancta è da anni impegnata anche in attività di recupero e conservazione del centro storico di Sebastia, dove i lavori proseguono costantemente. “Le scoperte continuano a sorprenderci”, racconta Carla Benelli, “adesso stiamo lavorando per il risanamento di un grande salone di epoca crociata – ma l’edificio e’ appoggiato su resti precedenti – che fino a pochi giorni fa era utilizzato come fogna dalle case sovrastanti. Il recupero del luogo non é solo straordinario per il suo valore storico, ma come sempre ci aiuta a sostenere l’economia della cittadina, dando lavoro alla manodopera locale”.

 

A Sebastia è attiva da alcuni anni una foresteria che permette a pellegrini, turisti e amanti della Palestina e della natura, di soggiornare in Samaria aiutando lo sviluppo locale.