Gerusalemme pietre della memoria: come vengono spesi i vostri aiuti

Giacomo Pizzi10 Marzo 2011

MiriamMezzeraCome vengono spesi i vostri aiuti: intervista a Ettore Soranzo, ingegnere della Custodia di Terra Santa

Un progetto ambizioso e a lungo termine, che prevede il recupero e restauro complessivo di oltre 400 unità abitative all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme: Gerusalemme, pietre della memoria, un’iniziativa lanciata dalla Custodia di Terra Santa e la sua ong ATS pro Terra Sancta con l’obiettivo di sostenere la presenza cristiana in Terra Santa. Un progetto di fondamentale importanza per preservare e sostenere le pietre vive di Gerusalemme e della Terra Santa- ma un progetto altrettanto difficile, in quanto le case necessitano di continui interventi edilizi. Ettore Soranzo, responsabile dell’Ufficio tecnico della Custodia di Terra Santa che cura gli interventi edilizi in Città Vecchia, spiega in un’intervista cosa viene realizzato grazie ai generosi contributi di donatori privati e istituzionali.

Quali tipi di interventi vengono realizzati all’interno delle case della Città Vecchia?

Vi sono quattro principali tipi di intervento. Innanzitutto possono essere necessarie ristrutturazioni di abitazioni da ampliare o lasciate libere da una famiglia per accogliere una nuova famiglia, questo può anche comportare lo spostamenti di muri. Poi ci possono essere interventi di risanamento di abitazioni che si trovano in condizioni igienico-sanitarie precarie causate da infiltrazioni e umidità. Infine ci troviamo spesso a realizzare interventi di manutenzione ordinaria per preservare il valore dell’edificio ed evitare che si danneggi ulteriormente, e interventi di manutenzione straordinaria, atti a preservare il valore dell’edificio e a risolvere situazioni di emergenza, come il rischio di crolli, le  perdite da tubi, i rischi elettrici.

Quali sono gli obiettivi di tali interventi?

Vogliamo aiutare le famiglie cristiane in Città Vecchia che hanno bisogno di una nuova casa o di più spazio, assicurare alle famiglie già ospitate migliori condizioni igienico-sanitarie, regolarizzare, tramite il risanamento, il contratto di quelle persone che non ce l’hanno, e infine preservare il valore degli edifici e la loro integrità, evitando di dover intervenire in futuro con maggiori difficoltà e costi.

Quanto costano gli interventi?

Il restauro e recupero delle abitazioni per i cristiani  è un lavoro che tradizionalmente ha sempre impegnato la Custodia: a seconda del budget disponibile venivano eseguiti lavori ogni anno. Purtroppo i soldi a disposizione erano spesso limitati, e negli ultimi due decenni grandi investimenti erano stati fatti per la costruzione di condomini nuovi a Betlemme, Betfage, Betania e Beit Hanina, mentre la Cittá Vecchia era stata un po’ trascurata. Nel 2007 la Custodia di Terra Santa si è resa conto che la situazione di molte case era estremamente precaria e perciò critica: si è quindi deciso di dare nuovo impulso ai lavori in Città Vecchia. Dal settembre 2007 ad oggi la Custodia ha investito circa 9,9 milioni di NIS per restaurare 97 unità abitative e circa 1,6 milioni per restaurare gli involucri esterni di una dozzina di edifici.

Negli ultimi anni si è deciso di migliorare il metodo di intervento proprio grazie al progetto “Gerusalemme, pietre della memoria”…

A partire da settembre 2009 la Custodia di Terra Santa ha deciso di continuare il lavoro con un metodo diverso e più efficiente, dotandosi di una squadra interna di circa 20 operai, tutti provenienti dalla West Bank o da Gerusalemme Est, con specializzazioni che coprono tutti i possibili tipi di lavoro edile. Si tratta, insomma, di piastrellisti, pittori, elettricisti, idraulici, manovali ed esperti di intonaco, di un capo-operaio specializzato e di un paio di architetti per la progettazione e la direzione lavori e la documentazione. Tali operai vengono continuamente formati anche attraverso corsi, e tutti lavori vengono realizzati dal team della Custodia di Terra Santa stessa, senza essere appaltati esternamente. In questo modo, le competenze rimangono internamente, i materiali sono di qualità certificata poiché vengono acquistati direttamente dalla Custodia di Terra Santa e non forniti dagli impresari, e l’utile che gli impresari percepivano precedentemente viene re-investito. In altre parole, l’intero budget serve per i lavori di costruzione e per il sostegno a 23 famiglie arabe tramite l’impiego di manodopera e professionisti.

Quali interventi sono previsti per il 2011?

Nel corso del 2011 si prevede di intervenire su circa altre 30 unità abitative. Poi ci sono altri progetti specifici finanziati da donatori privati e istituzionali, quali il lavoro sugli involucri esterni di circa nove edifici finanziato dall’UNESCO e il lavoro su un ingente numero di bagni di altrettante unità abitative. Gli interventi piú urgenti di cui dovremo occuparci, donazioni e contributi esterni permettendo, sono la riparazione degli involucri esterni di molti edifici, in particolare facciate e coperture, che spesso presentano rotture ed interruzioni che provocano infiltrazioni di acqua spesso gravi, la riparazione dei bagni e delle tubazioni in generale, spesso deteriorate in modo grave, il risanamento di stanze in cui l’umidità di risalita o da infiltrazioni ha provocato muffe, deterioramenti e distacchi degli intonaci e la modifica degli spazi interni di abitazioni nelle quali si sposta una nuova famiglia o nella quale una famiglia non ha più spazi per l’aumento del numero dei figli.

Quanto costano i singoli interventi?

Ristrutturare e rendere agibile un bagno osta circa 1500 euro, un appartamento circa 20,000 euro. Ma si tratta di cifre indicative, naturalmente dipende dal tipo di abitazione, dalla grandezza, dalla posizione e dal tipo di problemi che presenta.

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