Oltre 20 associazioni e gruppi alla sesta Giornata dei volontari pro Terra Santa

Giacomo Pizzi22 Ottobre 2013

Vivere la fede in Terra Santa è possibile nonostante la guerra, il fondamentalismo e l’incertezza delle rivoluzioni. Questo messaggio è stato il filo conduttore dalla Sesta giornata per le associazioni di Terra Santa, che si è svolta a Roma, all’Auditorium Antonianum, lo scorso sabato 19 ottobre, alla presenza del padre Custode, fra Pierbattista Pizzaballa.

Alla giornata ha partecipato un centinaio di persone, in gran parte delegati e volontari di oltre venti associazioni e gruppi diversi, tutti impegnati nel sostenere e aiutare i cristiani di Terra Santa: oltre ai volontari di ATS pro Terra Sancta, erano presenti i volontari «giardinieri» del Commissariato della Puglia (impegnati nella potatura degli ulivi dei santuari), gli scout dell’Agesci e della Compagnia di San Giorgio, gli Amici di Nevé ShalomWahat al-Salam (che sostengono le attività del villaggio multi religioso fondato in Israele dal domenicano Bruno Hussar), i volontari di Finestra per il Medio Oriente (associazione ispirata da don Andrea Santoro, sacerdote fidei donum romano trucidato in Turchia nel 2006), e tanti altri.

Tra i diversi interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata, quello del museologo Gabriele Allevi ha fatto il punto sul progetto del nuovo complesso museale della Custodia, il Terra Sancta Museum. Fra Pierbattista Pizzaballa, nell’intervento finale della giornata, ha invece raccontato della presenza e dell’attività in Siria dei frati della Custodia: una ventina al momento, impiegati a soccorrere e accogliere tutti, in particolare nei villaggi della valle dell’Oronte, dove sono rimasti a condividere la sorte di chi non ha modo di fuggire.

Per saperne di più sulla Sesta Giornata delle Associazioni di volontariato per la Terra Santa, rimandiamo all’articolo completo pubblicato sul sito Terrasanta.net.