Quelle scuole musulmane in visita al museo sulla Via Dolorosa
“Vogliamo tornare al Terra Sancta Museum!”. Lo ripetono in continuazione gli studenti della scuola Al Nur per ragazzi con difficoltà di apprendimento, al termine della visita alla sezione Multimediale del Terra Sancta Museum. E insistono così tanto che la scuola dovrà tornare una seconda volta, presto, nonostante non lo abbiano programmato.
L’iniziativa, che coinvolge due scuole musulmane di Gerusalemme, sta avendo davvero un grande successo. Anche le ragazze della Al Tur school infatti sono attentissime alla spiegazione, mentre si aggirano tra i chiostri del Convento della Flagellazione.
In fondo stanno conoscendo la loro storia, un patrimonio che gli appartiene e di cui non sapevano nulla. Non sapevano si potesse entrare a visitare un museo sulla storia di Gerusalemme e le radici del Cristianesimo, nel luogo dove la tradizione colloca la condanna di Cristo. Non lo sapevano, ma ne rimangono affascinate. E non si perdono un minuto del filmato che racconta delle vicende della Città Santa. Anche di guerre per il potere certo, di conflitti che sussistono ancora.
Chissà se questi ragazzi si rendono conto che il loro essere li, la loro apertura ad imparare, è il primo passo in risposta a questi conflitti. La prima mossa verso la costruzione di una nuova Gerusalemme, che come dice il filmato, significa “Visione di pace”.
Perché questo è lo scopo del progetto, gestito dal Mosaic Centre in cooperazione con Associazione pro Terra Sancta e in collaborazione con lo Studium Biblicum Franciscanum. Con questa iniziativa si vuole far conoscere la propria storia ai ragazzi, ma soprattutto li si vuole educare all’apertura e al confronto per creare ponti di amicizia, per costruire insieme. E i primi a saperlo sono sicuramente i loro insegnanti, che è doveroso ringraziare.
Così mentre intorno si accentuano i conflitti e le divisioni, i ragazzi continuano a ripetere “Vogliamo tornare a vedere il museo! Vogliamo tornare a vedere il museo!”, per conoscere sè stessi innanzi tutto, e gli altri.