Unesco e ATS pro Terra Sancta uniti per salvaguardare la Città Vecchia di Gerusalemme

Giacomo Pizzi30 Novembre 2010
Proteggere e salvaguardare l’eredità culturale della Città Vecchia di Gerusalemme: questo l’obiettivo del progetto promosso da ATS pro Terra Sancta, la ong della Custodia di Terra Santa, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.

Il progetto, approvato in data 16 novembre 2010, prevede il restauro e il recupero di alcune aree ed edifici all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme nel quadro dell’”Action plan for the safeguarding of the cultural heritage of the Old City of Jerusalem” UNESCO con il supporto finanziario del Governo italiano (Italian Fund-in-Trust cooperation at Unesco). Le attività di preservazione e protezione dell’eredità culturale, storica e artistica della Città Vecchia di Gerusalemme prevedono in particolare il rinnovo delle facciate del complesso “Al Saha”, la formazione di otto nuovi operatori e di due supervisori  (capo- cantiere) provenienti da Gerusalemme Est e dalla West Bank, il restauro di una piazzetta in comune a beneficio di tutta la comunità locale e dei numerosi bambini e anziani che trascorrono le proprie giornate tra i vicoli del centro storico nonché l’aiuto indiretto alle 10 famiglie dei lavoratori coinvolti nei lavori.

Il progetto si inserisce in un insieme di iniziative promosse dalla Custodia di Terra Santa grazie al sostegno della sua ong ATS pro Terra Sancta volte a sostenere la sopravvivenza e lo sviluppo della parte più povera della popolazione di Gerusalemme, attraverso il miglioramento delle condizioni fisiche ed igieniche degli edifici e la promozione della creazione di lavoro per disoccupati e lavoratori saltuari provenienti da Gerusalemme Est e la West Bank. La Custodia di Terra Santa possiede, infatti, da molti secoli numerosi edifici all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme: oltre ai conventi e alle chiese, conta circa 480 unità abitative che vengono assegnate alle famiglie cristiane più bisognose che pagano alla Custodia affitti simbolici. Molti ambienti sono fatiscenti e le condizioni insalubri, insicure e disagiate, molte case e ambienti necessitano di urgenti lavori di rinnovo e risanamento che possano ristabilire condizioni di vita dignitose per gli abitanti.

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Maggiori informazioni sul progetto “Gerusalemme, pietre della memoria

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