Città Vecchia di Gerusalemme: Emergenza casa per i cristiani di Terra Santa

Giacomo Pizzi17 Febbraio 2012

La Dichiarazione Universaledei Diritti dell’Uomo, art. 25.1, afferma che il diritto alla casa è uno dei diritti umani fondamentali e che l’esserne privi è di conseguenza una ingiustizia. Eppure ci sono gruppi ai quali non si permette di possedere una casa per via di politiche discriminatorie nei confronti della religione.

Le guerre e i conflitti in Medio Oriente sono un drammatico esempio di questa realtà. Solo chi possiede della terra o delle case in una città o Paese ha potere e peso politico-sociale. Pertanto, a Gerusalemme c’è un desiderio sfrenato (sia da parte di ebrei che da parte di musulmani) di impadronirsi delle case, per le quali sono disposti a pagare cifre astronomiche che talvolta sono pari a quattro volte il loro valore reale. È una questione politica ma anche una lotta religiosa. Gli edifici che ogni comunità possiede a Gerusalemme rappresenteranno un elemento fondamentale nella futura discussione sullo “status” politico e religioso della Città Santa.

Proprio per far fronte a questa emergenza abitativa, i francescani della Custodia di Terra Santa, stanno implementando un progetto che ha come scopo il restauro e la manutenzione delle case dei cristiani residenti nella Città Vecchia di Gerusalemme.

ATS pro Terra Santa affianca il lavoro della Custodia che si impegna fin dal 1665, senza sosta, a supportare le comunità cristiane di Terra Santa, con il progetto “Gerusalemme, Pietre della Memoria“.

Oggi puoi sostenere anche tu la Custodia di Terra Santa, a far si che i Luoghi Santi non diventino dei musei a cielo aperto ma che conservino la presenza di quelle “pietre vive” che sono i cristiani di Terra Santa!