Betlemme, un rinnovato impegno a sostegno dei bambini e ragazzi con disabilità

Giacomo Pizzi3 Settembre 2019

L’Hogar Niño Dios è una casa di accoglienza nelle vicinanze della Basilica della Natività che ospita bambini e giovani con disabilità fisiche e mentali, orfani o provenienti da famiglie disagiate. Contestualizzando il tema della disabilità nella società palestinese, ci si trova davanti ad una situazione critica. Dal punto di vista sociale e culturale l’alta percentuale di matrimoni tra consanguinei porta alla nascita di bambini con diverse sindromi e malformazioni. Non avendo un sistema di supporto sociale e sanitario che possano garantire cure specializzate e che riesca ad accompagnare e aiutare le famiglie, si hanno molti casi di bambini con disabilità chiusi in casa, isolati e abbandonati.

L’Hogar Niño Dios nasce nel giugno del 2005 appunto per rispondere a questo bisogno; sin dagli inizi è gestito da un piccolo gruppo di suore dell’Istituto Serve del Signore e della Vergine di Matarà della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato.  La casa arriva oggi ad accogliere 34 bambini e ragazzi, sia maschi che femmine, cristiani e musulmani provenienti dalla città di Betlemme e dalle zone limitrofe. La maggior parte degli ospiti sono residenti nella struttura, mentre una piccola parte di loro vi accede dopo pranzo per partecipare alle attività pomeridiane. I bambini vengono accompagnati alla struttura dalle famiglie stesse o da altri centri d’accoglienza che non avendo le risorse per seguirli chiedono supporto all’Hogar Niño Dios.

I bambini vengono presi in carico attivando programmi educativi, riabilitativi e medico-assistenziali. La multidisciplinarità di questo approccio permette di prendersene cura costruendo progetti individuali per quanto riguarda l’alimentazione, l’abbigliamento e l’igiene coinvolgendo attivamente diverse figure professionali come nutrizionisti, pediatri, dentisti e fisioterapisti. Settimanalmente e secondo un piano riabilitativo gli ospiti partecipano anche ad interventi di fisioterapia, idroterapia e musicoterapia. L’educazione dei bambini è sicuramente un punto fondamentale all’interno dell’Hogar Niño Dios, per questo nel settembre del 2015 è stata anche aperta una scuola specializzata all’interno della casa.

Ma il lavoro non si limita solo all’interno della struttura, ma vede un coinvolgimento delle famiglie dei bambini ospitati. In una società in cui avere figli disabili viene considerato un castigo in seguito a colpe attribuite alla famiglia di origine. Motivo per cui, è importante la relazione con le famiglie che favorisce una migliore conoscenza della disabilità, costruendo dialogo e fiducia reciproca.

Per offrire questo servizio, l’Hogar deve affrontare quotidianamente costi molto alti, dovuti soprattutto alla particolarità dei bisogni dei suoi piccoli ospiti. Come ci racconta la nuova Superiora della casa, Suor Roches, la struttura viene sostenuta grazie all’aiuto di persone generose e caritatevoli da tutto il mondo. Tra i sostenitori c’è l’Associazione pro Terra Sancta che da diversi anni sostiene l’educazione di alcuni bambini dell’Hogar. E proprio poche settimane fa, Associazione pro Terra Sancta a Betlemme ha rinnovato il supporto alla struttura e ai suoi piccoli e “questo aiuto – dice suor Roches – sarà fondamentale, perché ci permetterà di acquistare materiale didattico ed educativo e renderà possibile l’iscrizione a scuola di alcuni bambini della casa”.