Con il cardinal Sandri alla Spianata delle Moschee: “Un segno di pace importante”

Giacomo Pizzi9 Ottobre 2019

Raramente la spianata delle moschee di Gerusalemme ha accolto degli ospiti di questo tipo: cardinali, frati, laici, cristiani e non, tutti in fila ordinati per entrare in uno dei luoghi di culto tra i più importanti dell’Islam. E’ accaduto durante i festeggiamenti per l’anniversario dell’incontro tra san Francesco e il sultano Al-Malik Al-Kamil. Carla Benelli, storica dell’arte e responsabile dei progetti culturali di Associazione pro Terra Sancta, ha partecipato all’evento e ci racconta a caldo le sue emozioni: “Mi sono emozionata a vedere entrare il Cardinal Sandri con i suoi abiti caratteristici attorniano da decine di frati francescani passare sotto gli alberi della Spianata e andare alle moschee di fronte agli sguardi attoniti dei turisti che assistevano alla scena”. Gli ospiti sono stati fatti entrare da un ingresso solitamente riservato ai musulmani: dal 2000, infatti, in segno di protesta, le autorità musulmane permettono l’ingresso ai turisti da una sola entrata per consentire la visita ai giardini in un periodo limitato di tempo, ma vietando l’ingresso all’interno delle due moschee.

“Vedere tutti quei sandali tolti fuori dalla moschea in segno di rispetto e le facce curiose e ammaliate dai mosaici della Cupola della Roccia mi ha dato la sensazione di essere nella Storia.  Da semplice testimone posso dire che ho avuto l’impressione che oggi ci fosse un segno importante, molto francescano.  Credo che riconoscere il valore dell’Islam su quei luoghi in questo momento a Gerusalemme sia un segno di pace e faccia emergere la volontà di passare sopra a momenti difficili”.

Di Pace e di accoglienza si è parlato anche nei discorsi ufficiali che sono seguiti alla visita nella Biblioteca di Al-Aqsa. Dalle parole del Cardinale Sandri è emersa tutta la gratitudine del lavoro che i francescani da secoli fanno attraverso opere sociali e culturali per instaurare un dialogo con la comunità locale. Tra le azioni culturali è stato ricordato, insieme all’Istituto Magnificat, anche il Mosaic Centre definito come “opera culturale preziosa, perché attraverso la via della bellezza custodisce e promuove la dignità di un popolo”.

Come ATS pro Terra Sancta siamo orgogliosi di contribuire al messaggio di dialogo che la Custodia vuole mandare”, ha raccontato Carla.  “Mi sono emozionata nell’ascoltare le parole del Cardinale Sandri, perché, anche se noi siamo piccola cosa di fronte a questi eventi che i francescani riescono a mettere in piedi, contribuiamo in ogni caso alla loro azione pacifica”. Il Cardinale ha citato anche il museo francescano e in particolare la farmacia che sarà esposta nel Terra Sancta Museum di San Salvatore. La farmacia rappresenta uno dei momenti, negli 800 anni di storia francescana, in cui i frati si sono messi di più a servizio e a disposizione delle comunità locali.

“Il fatto che il Mosaic Centre venga ricordato in un momento storico così significativo, dimostra che siamo a fianco dei francescani e che la nostra strada di affiancare la Custodia nel sostegno di quella che è l’apertura verso l’altro è una delle chiavi importanti della nostra attività”, sottolinea Carla, che recentemente ha vinto anche un premio prestigioso per la sua attività di conservazione del patrimonio culturale. “I francescani mi hanno dato tante opportunità di crescita e sono veramente grata, quello di poter operare nella conservazione di un patrimonio straordinariamente importante per l’umanità, ma sempre con un occhio di riguardo verso le comunità locali.  Lo sforzo comune di conservare le pietre, ma mantenendo una relazione viva e autentica con le comunità che ci vivono al di là dell’appartenenza religiosa è un atto non banale e comune e i francescani l’hanno iniziato molti anni fa”.