Pro Terra Sancta UK

Da Gerusalemme a Londra un nuovo ponte di pace: arriva Pro Terra Sancta UK

Giacomo Pizzi18 Aprile 2019

Si chiama Pro Terra Sancta UK la nuova organizzazione benefica nel Regno Unito, creata per sostenere e promuovere i lavori di realizzazione del Terra Sancta Museum, il primo museo a Gerusalemme sulle radici del cristianesimo. L’inaugurazione della nuova charity legata all’Associazione pro Terra Sancta, è avvenuta lo scorso giovedì 4 aprile con un evento esclusivo nel cuore di Londra, tra le volte illuminate della cripta della chiesa di St. Martin a Trafalgar Square e alla presenza del nunzio apostolico della Gran Bretagna, Sua grazia l’arcivescovo americano Edward Joseph Adams e numerosi altri esponenti della società inglese.

“Possiamo dire che il Terra Sancta Museum è stato ufficialmente posto on the map, come diciamo noi inglesi per spiegare che qualcosa o qualcuno inizia ad essere ben conosciuto, affermato”. Così commenta Christina Rogers la trustee inglese di Pro Terra Sancta UK che ha organizzato il magnifico evento e che insieme alla collega Frances seguirà la nuova charity e la promozione del museo.

Oltre a loro erano presenti alcuni rappresentanti dell’Associazione pro Terra Sancta da Milano, Roma e Gerusalemme: il direttore Tommaso Saltini, Guendalina Sassoli de Bianchi consulente per il fundraising e presidente del Collegio Sostenitori dell’associazione, Sara Cibin manager del progetto Terra Sancta Museum, Carla Benelli responsabile dei progetti culturali in Terra Santa e Gabriella Solaro del Borgo consulente per il fundraising per gli high value donors. In rappresentanza della Custodia di Terra Santa  erano presenti fra Stéphane Milovitch, responsabile dell’ufficio Beni Culturali della Custodia e fra John Luke Gregory parroco francescano di Rodi e Discreto di Terra Santa per la lingua inglese.

Tutti riuniti a Londra per presentare un progetto ambizioso, di grandissima importanza dal punto di vista archeologico certo, ma anche religioso, culturale e sociale, e non solo per i cristiani. “Questo lo hanno capito tutti – spiega Christina – tutti hanno visto nel progetto del Terra Sancta Museum un ponte di pace reale. Certo è un museo sulle origini del Cristianesimo, ma è anche molto altro, perché vuole far emergere attraverso l’archeologia, una storia comune fatta di testimonianze cristiane, ebraiche e musulmane”.

Un’unità che si è creata subito anche lì, nell’antica cripta della chiesa di St. Martin a Trafalgar Square, che ricorda un poco le mura antiche di Gerusalemme, lì dove tra gli invitati c’erano anche rappresentanti del mondo ebraico inglese e alcuni musulmani. Tutti molto interessati a contribuire a questo grande sogno di unità e di pace. “Sono rimasta davvero molto colpita – conclude Christina – di come si sia creato subito un clima di ascolto, dialogo e di amicizia che ormai è difficile avere anche qui da noi. E lo ha reso possibile questo bellissimo progetto che si chiama Terra Sancta Museum”.

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