Dalla Terra Santa a Milano, una contagiosa passione per il bello e la conservazione

Giacomo Pizzi3 Aprile 2017

Persone stupende! Di un equilibrio e una pacatezza che non sono facili da mantenere in quella terra di continui conflitti!” Così la professoressa di Lettere, dell’Istituto di Milano Salvador Allende, al termine della lezione sui mosaici in Palestina e sulla storia del Mosaic Centre Jericho. “Lo dico” continua, “perché prima di venire a insegnare qui, ero archeologa in Terra Santa…”

La presentazione è sulle opere musive più famose di questa terra, dunque, ma attraverso le vicende del Mosaic Centre, l’ONG che forma ragazzi e ragazze nello studio della conservazione del patrimonio artistico in Terra Santa. Parlano, Osama Hamdan, docente della Al-Quds University e direttore del Mosaic Centre di Gerico, e Carla Benelli coordinatrice dei progetti culturali per Associazione pro Terra Sancta. Ad ascoltarli 150 studenti dell’istituto. Tutti in completo silenzio. Tutti catturati da una storia grande di una grande, grandissima terra.

Un susseguirsi di immagini e di nomi di posti antichi, parte di una cultura comune. E poi le storie di giovani, i ragazzi del Mosaic Centre Jericho, a cui è stata data una grande possibilità di imparare una professione con una nuova coscienza del proprio patrimonio.

Ma non si parla solo di storia: quello che emerge dall’incontro con Osama e Carla è soprattutto la passione per degli ideali spesso dimenticati: il gusto del bello, il seguire quello che si ama e su questo cominciare a costruire, il sentirsi parte del mondo, responsabili di ciò che ci circonda. E’ soprattutto questo che colpisce gli studenti e i professori dell’istituto. Come ci dice anche un’altra professoressa: “Queste persone ci hanno trasmesso la loro passione per il lavoro che fanno. Una grandissima testimonianza di come si possa costruire la pace in un modo diverso e nuovo. Bellissimo!”

Da qui, l’idea di iniziare una relazione tra la scuola e il Mosaic Centre di Gerico, affinché questo incontro non rimanga solo un bel momento, ma diventi un’occasione per aiutare e aiutarsi nel costruire il futuro.