mostra san salvatore

Due mostre sulla scienza presentate a Betlemme, nell’ambito del progetto educativo sostenuto da ATS pro Terra Sancta e AVSI

Giacomo Pizzi13 Marzo 2013

Grazie alla collaborazione di ATS pro Terra Sancta e AVSI, con il patrocinio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, sono state inaugurate l’11 marzo all’Università di Betlemme due mostre scientifiche – già presentate al meeting di Rimini – che raccontano un modo nuovo e appassionato di vivere la matematica e l’astronomia.

Le mostre, che rimarranno aperte fino al 15 marzo, si intitolano “Da uno a Infinito. Al cuore della matematica” e “A che tante facelle? La Via Lattea tra scienza, storia e arte”. L’iniziativa fa parte del progetto del Ministero degli Affari Esteri “Sostenere l’emergenza educativa nei Territori dell’Autonomia Palestinese”, sostenuto da ATS pro Terra Sancta e Fondazione Avsi, e proprio l’istruzione è stata protagonista assoluta della giornata di inaugurazione.

A presentare le mostre sono stati Michael Sansur, Vice Presidente Esecutivo dell’Università di Betlemme, Davide La Cecilia, Console Generale Italiano per i Territori Palestinesi, Alberto Repossi, responsabile dei progetti per la Fondazione AVSI e Luca Montecchi,  Preside del liceo scientifico Sacro Cuore di Milano e curatore delle mostre. Ognuno di loro ha tenuto un discorso di presentazione e di ringraziamento a tutte le parti coinvolte, ricordando come la scienza sia uno strumento con il quale l’uomo può indagare la realtà che lo circonda e porsi anche delle domande esistenziali sulla propria realtà.

Ad ascoltare i discorsi introduttivi, prima di visitare le due splendide esibizioni, erano presenti molti studenti dell’università di Betlemme e anche diversi presidi di scuole secondarie locali, i cui studenti verranno in seguito a visitare le mostre oltre a rappresentanti del Ministero dell’Educazione di Betlemme e Gerusalemme Est.

Conclusi gli interventi, dopo una citazione di Pio XII sulla scienza che “quanto più avanza, tanto maggiormente scopre Dio, quasi Egli stesse vigilando in attesa dietro ogni porta che la scienza apre”, è stato tagliato il nastro, e studenti e invitati hanno potuto seguire le due mostre. L’educazione per questi ragazzi e ragazze è uno strumento fondamentale per la loro libertà sui cui, è evidente, bisogna continuare a scommettere.