George Abu Khazen

Fra Georges Abu Khazen nominato vicario apostolico dei Latini ad Aleppo

Giacomo Pizzi5 Novembre 2013

[Dal sito Custodia.org]Papa Francesco ha nominato, lunedì 4 novembre 2013, Fra Georges Abu Khazen vicario apostolico latino di Aleppo (Siria). Non appena ricevuta la notizia, il Custode di Terra Santa ha inviato a tutti i suoi frati, un comunicato ufficiale manifestando grande e profonda gioia per una nomina che in primis riconosce, da parte della Santa Sede, i meriti di p. Georges elevato così alla dignità di Vescovo.
Nel comunicato si legge: “Siamo certi che il Signore gli darà la luce e la prudenza per guidare il gregge affidatogli in un momento così difficile per la Terra che è chiamato a servire”.

Dopo aver servito la Custodia in Egitto, in Terra Santa e in Libano, dal 2004 Fra Georges è in Siria, Parroco della Parrocchia San Francesco di Aleppo, Guardiano del Convento francescano della città e Vicario delegato per il Nord. È stato amministratore apostolico «sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis» del Vicariato di Aleppo dei Latini, dopo le dimissioni per motivi di età in aprile scorso, di Mons. Giuseppe Nazzaro, ofm, anch’egli della Custodia ed ex-Custode.

Fra Georges, dall’inizio della guerra in Siria, è stato anche coordinatore degli aiuti raccolti da ATS Pro Terra Sancta e dell’appello per la raccolta di fondi dal titolo: «Emergenza Siria». L’estate scorsa, in occasione del Capitolo triennale, ha testimoniato insieme agli altri frati venuti dalla Siria, come i quattordici religiosi della Custodia presenti nella Regione siriana abbiano dovuto reinventare, laddove si trovano, nuove risorse per servire le popolazioni residenti, nonostante le immani difficoltà riscontrate ogni giorno.

Vi invitiamo a unirvi agli auguri che il Custode ha espresso alla fine del suo comunicato: «AugurandoGli ogni bene nel Signore, lo affido alla vostra preghiera, affinché possiate accompagnarlo in questo significativo momento della Sua vita» e a continuare a pregare per la Siria, per tutti i suoi abitanti, affinché gli attori del conflitto sappiano trovare il cammino verso una riconciliazione nazionale nella giustizia e nella pace.