
GREST 2018: Vicini ai bambini siriani nell’amicizia e nella fede
C’è chi si accontenta di vincere la guerra, e chi – invece – vuole solo costruire la pace. I siriani hanno imparato a conoscere bene i loro volti in questi anni, mentre si avvicina l’ottava estate di guerra e ad Aleppo si comincia a ricostruire. Le case, certo, e altri edifici sventrati dalla violenza dei missili. Ma anche, e soprattutto l’uomo. Non si è mai smesso di farlo in realtà, anche se quest’estate ha un sapore diverso dalle altre. Al centro di quest’estate ci sono i bambini. Finita la scuola, riprende il centro estivo, per il terzo anno consecutivo. Il primo era cominciato sotto le bombe, quando ancora Aleppo viveva giorni terribili e pieni di scontri. Oggi le condizioni incoraggiano cautamente a sperare. Per questo i frati francescani della Siria – assieme ad ATS pro
Visto il successo degli anni scorsi, l’oratorio in Siria cresce ancora. Come spiega lo stesso fra Ibrahim: “Quest’anno non ci sarà solo il nostro oratorio a cui avevano partecipato 860 bambini, perché era l’unico esistente oltre a quello dei Salesiani, ma abbiamo pensato di condividere quest’idea con altri parroci, anche quelli delle chiese orientali, offrendo il nostro sostegno dal punto di vista organizzativo, di sussidi e attività formative che però svolgeranno loro nelle loro parrocchie. Parteciperanno quindi altri 7 oratori, per un totale 1300 bambini circa, dando la possibilità anche ai sacerdoti che vorrebbero proporre questo servizio così importante, ma non hanno i mezzi”. La Bellezza contagia gli altri, ed ad Aleppo il centro estivo è già
Dall’altra parte del Mediterraneo, i loro coetanei italiani avranno l’occasione di vivere momenti di informazione e conoscenza che li aiutino a riflettere sulle difficoltà che altri bambini devono affrontare quotidianamente. A tal proposito il gemellaggio lanciato da ATS pro Terra Sancta a 9.000 parrocchie italiane offre del materiale che aiuterà nella riflessione. Tra i sussidi è incluso anche il DVD “Aleppo: le macerie, la speranza”, un reportage curato da Massimiliano Cochi per TV2000. Una testimonianza preziosa per tutti, che aiuterà i bambini a immedesimarsi con i loro coetanei di Siria. “In questo modo – conclude fra Ibraihim – la nostra missione pastorale, non sarà più solo mia e dei miei confratelli francescani, ma di un’intera comunità cristiana che include le altre confessioni della città così come tutto il mondo che ci accompagna in questa iniziativa”.