I turisti tornano in Terra Santa

Amy Rodriguez12 Novembre 2021

Scoperte archeologiche e novità dai nostri progetti culturali 

“Il paese è rimasto chiuso ai turisti ma i nostri progetti di valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, archeologico, storico e religioso in Terra Santa non si sono mai fermati”, dice Carla Benelli, Project Manager di Pro Terra Sancta.  

È solo di recente, infatti, che gruppi e viaggiatori singoli hanno potuto ricominciare a visitare la Terra Santa. Le restrizioni sono ancora molte e molto rigide, ma sono tutte necessarie a prevenire la diffusione del Covid-19. 

Un nuovo sentiero per Betania 

Carla ci spiega che a Betania, dove si trovano la tomba di Lazzaro e la casa di Marta e Maria, i mosaicisti di Gerico hanno approfittato dell’assenza di visitatori per completare il rifacimento del percorso pedonale che dalla chiesa dei francescani porta all’antico sepolcro. 

La stradina è tornata, grazie a questi interventi, ad essere bella, sicura e accessibile: anche chi ha problemi motori e usa una carrozzina potrà vedere il luogo dove è avvenuto il miracolo della resurrezione di Lazzaro e dare un’occhiata agli scavi archeologici nell’area circostante.  

Le ricerche scientifiche, svolte in collaborazione con l’Al Quds University di Gerusalemme, stanno infatti pian piano svelando la storia degli ambienti abitativi ricavati dal monastero del XII sec. d.C. durante il periodo mamelucco e ottomano. 

Le ultime scoperte archeologiche 

Le novità più sorprendenti vengono però dai lavori di restauro presso la tomba di Lazzaro, presentati il 21 ottobre da Carla e Osama Hamdan, architetto e consulente della nostra Associazione, durante l’VIII edizione delle Giornate di Archeologia, Arte e storia del Vicino e Medio Oriente. 

Durante gli interventi eseguiti sulla scalinata e all’interno della camera mortuaria, un team di archeologi della Al Quds University ha scoperto due ossuari sotto la pavimentazione di terra battuta. Solo uno dei due contiene effettivamente resti umani. 

L’ipotesi attuale è che nel XVI secolo d.C., in occasione della monumentalizzazione della tomba di Lazzaro, i francescani abbiano voluto ricordare così anche le figure di Marta e Maria. Successivamente l’intervento è stato obliterato rialzando la pavimentazione.  

Laboratori di ceramica a Nisf Jubeil 

Dall’archeologia si passa poi all’artigianato: “A Sebastia e Nisf Jubeil stiamo completando il rinnovo e l’ampliamento del laboratorio ceramico”, racconta Carla. 

Il Ceramic Centre è un progetto nato dalla collaborazione di Pro Terra Sancta con la Foundation d’Assistance International ed è volto a fornire alle donne di Sebastia e dintorni un impiego creativo e sostenibile. 

I set di piatti, tazze, vassoi finemente decorati con motivi geometrici e naturalistici dalle ragazze di Nisf Jubeil sono richiestissimi. Il nuovo spazio darà alle artigiane e imprenditrici locali la possibilità di aumentare la produzione per continuare ad essere competitive. 

“Sono già ricominciati i corsi di ceramica per i bambini delle scuole”, spiega Carla, “il loro entusiasmo è contagioso ed ora, grazie ai nuovi ambienti, riusciremo ad ospitare molte più classi”. 

Una Gerico in fermento 

Anche al Mosaic Centre di Gerico si continua a creare. Il prossimo grande progetto da realizzare sarà un monumento ideato in collaborazione con la mosaicista italiana Donatella Nicolardi, tornata da poco in Terra Santa con una giovane allieva russa. 

“Il nostro obiettivo rimane sempre formare competenze e dare opportunità lavorative alla comunità locale”, ricorda Carla parlando dell’iniziativa, “e le collaborazioni internazionali sono una pietra miliare dei nostri programmi”. 

Una di queste collaborazioni ha portato anche ad un proficuo scambio con l’Ateneo di Palermo, con cui Pro Terra Sancta, il Mosaic Centre di Gerico e l’Al Quds University stanno collaborando al fine di creare un corso per tecnici restauratori che venga riconosciuto dallo Stato. 

Fra i primi ad apprezzare le opere originali e le riproduzioni fedeli degli splendidi mosaici antichi, un gruppo di turisti cechi e una delegazione di carabinieri in visita a Gerico per svolgere un corso di formazione per la polizia locale. 

I legami creati tra la Terra Santa e il mondo hanno subito una brutta battuta d’arresto durante la pandemia, ma non sono mai stati spezzati del tutto. Ogni nuovo visitatore, ogni turista o pellegrino, rappresenta un lume di speranza. Presto la situazione tornerà luminosa. Vi aspettiamo!