Il nostro impegno a fianco delle persone con disabilità in Terra Santa

Giacomo Pizzi24 Gennaio 2020

L’attenzione che Associazione pro Terra Sancta rivolge alle persone con disabilità si manifesta con progetti diversi che hanno lo scopo comune di facilitare i soggetti beneficiari ovvero sia la popolazione disabile locale, sia i turisti e pellegrini che vivono una condizione di disabilità e spesso hanno difficoltà a raggiungere i Luoghi Santi.

I numeri nei Territori Palestinesi parlano chiaro. Il centro palestinese di statistica (Palestinian Central Bureau of Statistics), su dati del 2017, riporta che le persone con disabilità nei Territori sono circa 92.710, il 2.1% della popolazione. La situazione politica instabile e la difficile condizione economica presenti nei Territori Palestinesi non fanno che aumentare le differenze sociali e incidono gravemente sulle fasce di popolazione più deboli.

Il progetto, implementato da Associazione pro Terra Sancta e Mosaic Centre e finanziato dalla Fondation Assistance Internationale (FAI), si sviluppa nelle tre aree di Gerico, Betlemme e la Samaria in cui negli anni passati altri progetti hanno dato il loro frutto. L’obiettivo è il sostegno alla popolazione palestinese attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del turismo sostenibile. E il turismo non può dirsi propriamente sostenibile se non è anche senza barriere.

A Betania, Associazione pro Terra Sancta, già nel marzo 2018, nell’ambito dell’iniziativa “Accessible Palestine”, con il contributo dell’Agenzia Italiana di Cooperazione e Sviluppo, aveva realizzato occhiali 3D per permettere di fare una visita virtuale alla tomba di Lazzaro anche a chi non ha la possibilità di scendere i ripidi gradini per raggiungerla.

Lo scopo di questa nuova azione congiunta con la FAI nelle diverse aree è sempre quello di promuovere il turismo nei Territori Palestinesi per avvantaggiare lo sviluppo della comunità locali, senza lasciare nessuno indietro.

Oltre alle tante attività di promozione culturale previste, a Sebastia hanno preso il via anche i lavori di ristrutturazione per rendere accessibile alla sedia a rotelle due stanze della Mosaic Guesthouse di Sebastia. In questo modo le persone con difficoltà motorie e che necessitano della sedia a rotelle per spostarsi potranno soggiornare a Sebastia. Shadi, il gestore della struttura, si dice entusiasta del progetto: “Dopo 10 anni la guesthouse aveva bisogno di un rinnovamento. Dopo questi lavori saremo finalmente aperti a tutti, nessuno escluso”.

A Betlemme, oltre alle tante opere sociali per ragazzi e bambini con disabilità che Associazione pro Terra Sancta sostiene, ha preso vita un centro per la creazione di mosaici in cui lavorano giovani ragazzi palestinesi. Tra questi ragazzi ci sono anche Jasmine e Samah, due giovani donne con sordità, che nell’impiego hanno trovato uno stimolo e una crescita personale.

Viaggiare in Terra Santa con Associazione pro Terra Sancta significa, dunque, viaggiare senza dimenticarsi degli altri e contribuire a creare una società più solidale ed inclusiva.