Natività san Giovanni Battista

La Natività di San Giovanni Battista

Giovanni Caccialanza24 Giugno 2022

“Che sarà mai questo bambino?” (Lc 1, 66); è così, secondo il Vangelo di Luca, che reagiscono alla nascita di Giovanni Battista gli uomini e le donne che assistettero a questo evento. E in effetti si trattò di un frangente davvero prodigioso: la madre di Giovanni e moglie di Zaccaria, Elisabetta, era anziana e sterile; Zaccaria stesso aveva avuto una visione angelica che gli portava l’annuncio della futura nascita di suo figlio, poi era divenuto muto, perché aveva dubitato delle parole dell’angelo…

Perché si celebra oggi?

Nella liturgia cattolica, è proprio oggi che si fa memoria di questo episodio evangelico. La nascita di Giovanni Battista è celebrata sul fare dell’estate, quando, compiuto il solstizio, le giornate cominciano, lentamente, a diventare più brevi. Questa scelta è densa di significato: Giovanni Battista, infatti, ebbe il ruolo di preparare la strada al Signore, di incitare il popolo di Israele alla conversione, per farsi trovare pronto alla venuta del Messia. Il ruolo di Giovanni sta quindi tutto nell’annunciare la venuta di un altro, di Gesù.

Giovanni Battista non mette in luce sé stesso, ma il Signore. Ecco perché dirà, secondo l’evangelista Giovanni: “Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3, 30). La Chiesa ricorda questa ‘diminuzione’ di Giovanni Battista nel tempo in cui anche il sole comincia a ‘diminuire’, a illuminare per un tempo inferiore i giorni.

La chiesa della Natività di San Giovanni Battista

La nascita di Giovanni Battista è, insomma, un mistero da celebrare con attenzione. In Terra Santa, nel villaggio di Ain Karim, nei pressi di Gerusalemme, sorge perciò un edificio che ricorda questo momento della storia della salvezza. Si tratta della chiesa della natività di San Giovanni Battista, nota anche attraverso il nome datole dai crociati di San Giovanni sul monte.

Dire che l’edificio sorga sul punto esatto in cui si trovava la casa di Zaccaria è forse affermare troppo. Non si è infatti certi di una corrispondenza che resta, in questo come in molti altri casi, difficile da individuare con precisione. Le uniche informazioni che si possono trarre dal Vangelo di Luca a riguardo della nascita di Giovanni Battista sono quelle che parlano di una “regione montuosa, in una città di Giuda” (Lc 1, 39). Altri particolari fanno pensare ad un centro abitato piuttosto piccolo, visto che Elisabetta, appena ebbe concepito, “si tenne nascosta” (Lc 1, 23). Nulla di più.

È una tradizione piuttosto tarda, iniziata nel VI secolo e stabilitasi dopo l’VIII ad affermare che è ad Ain Karim che si venera la nascita di Giovanni Battista e il ciclo di eventi connessi: la Visitazione, l’intonazione del Benedictus, la strage degli innocenti…

San Giovanni Battista sul Monte

Affidandosi dunque a questa tradizione, si può fare ingresso nel santuario vedendovi il sito della casa di Zaccaria, dove nacque Giovanni Battista. Le dimensioni piuttosto piccole dell’edificio possono colpire. Queste proporzioni così ridotte sono dovute al fatto che in età ottomana il complesso dell’edificio, ben più grande della chiesa, fu ridotto a stalla. Sopravvisse solo una cappella, rispettata dai musulmani, di cui i francescani poterono tornare in possesso stabilmente ormai nel 1666.

La chiesa sorge su un preesistente complesso di edifici, destinati al culto in età crociata e, ancor prima, già dai Bizantini. Gli scavi dei resti bizantini hanno dimostrato che al di sotto della chiesa sorgeva, in età romana, un frantoio, a riprova del fatto che questo villaggio era abitato ai tempi di Gesù.

La proprietà dell’edificio, in mano francescana dal XVII secolo, fu inizialmente assunta dalla Corona francese. Dopo breve tempo, però, fu la famiglia reale spagnola ad esercitare un ruolo di importante tutela nei confronti del sito, ed ancora oggi la chiesa della Natività con il relativo monastero appartiene alla casa reale di Spagna. È per questa ragione che nell’edificio si trovano ampi lasciti provenienti da ambienti artistici spagnoli: pitture di El Greco o della scuola di Murillo, maioliche valenciane… questo è quanto si può trovare all’interno dell’odierno complesso di Ain Karim.

Venite anche voi a visitare la chiesa della natività di San Giovanni Battista presso Ain Karim!