Books bridges of peace

Libri ponti di pace a Gerusalemme: incontro e condivisione con gli studenti della Hebrew University

Giacomo Pizzi28 Gennaio 2019

La cultura e i libri come terreno d’incontro. Lo dimostra la giornata di studio del 16 gennaio, organizzata dalla Hebrew University di Gerusalemme al Convento di San Salvatore. La Custodia di Terra Santa ha ospitato 30 ragazzi, per la maggior parte ebrei, della Winter School dellIsrael Institute for Advanced Studies che hanno partecipato ad una lezione tenuta dal dott. Alessandro Tedesco e dal professore Edoardo Barbieri dell’Università Cattolica di Milano, sulla storia della Biblioteca Francescana a Gerusalemme dal 1500 fino ai giorni nostri.

La collaborazione con la Winter School è il frutto di una bella amicizia tra il professor Barbieri ed un giovane studioso israeliano, Ray Schirer, assiduo frequentatore delle mostre bibliografiche che ogni anno vengono organizzate per “Libri, ponti di Pace”, il progetto nato in collaborazione tra la Custodia di Terra Santa e il Creleb (Centro di Ricerca Europeo, Libri, Editoria, Biblioteca) dell’Università Cattolica di Milano e ATS Pro Terra Sancta. Il ciclo di lezioni ha visto la presenza di personalità di alto profilo, come il noto studioso della cultura rinascimentale Anthony Grafton della Princeton University, il prof. Joseph Hacker della Hebrew University, il prof. Eichanan Reiner, direttore scientifico della Biblioteca Nazionale di Israele (NLI), e la partecipazione di un bel gruppo di studenti provenienti sia da Israele, sia dall’Europa.

Ray ha fortemente voluto che la Biblioteca Generale della Custodia fosse coinvolta nel progetto. Durante la lezione il dott. Tedesco ha mostrato alcuni dei tesori che raccontano la storia della Biblioteca: dagli antichi corali ai libri a stampa del XV secolo giunti a Gerusalemme già agli inizi del Cinquecento. Inoltre, per gli ospiti è stata per un giorno riallestita la mostra “La Bibbia in Movimento” esposta nei locali della Custodia lo scorso novembre. Dopo la presentazione del materiale da parte del prof. Barbieri, curatore della mostra, è infatti stato possibile osservare più da vicino e maneggiare alcuni dei preziosi libri e manoscritti esposti, e poi discuterne assieme in un breve seminario.

Un incontro cordiale che ha lasciato tutti i partecipanti visibilmente soddisfatti: “È stato molto gentile da parte vostra allestire nuovamente la mostra per permetterci di godere la visione in dettaglio di tanti testi biblici della Custodia” ha dichiarato Ann Blair, direttrice del corso dell’Università di Harvard. “È stato un evento molto bello, che ha messo in mostra i veri tesori della biblioteca. Gli studenti hanno apprezzato l’esperienza e gli insegnanti stanno pensando a future collaborazioni”.

Per Alessandro Tedesco, che ha tenuto la lezione del seminario, non è la prima visita a Gerusalemme. È stato uno dei primi studenti a prendere parte all’iniziativa “Libri, Ponti di Pace” come volontario del servizio civile nel 2012, e da allora non ha mai smesso di collaborare con la Biblioteca. Continua a seguire la parte informatica di gestione del sito e del catalogo e porta avanti attività di studio e ricerca. Crede fortemente in questo progetto: “La pace che noi proponiamo e immaginiamo è una pace legata alla cultura. Tramite il patrimonio librario, creare empatia e far conoscere a persone di idee e religioni diverse la Custodia di Terra Santa e la realtà cristiana locale. Quando si ignora chi è l’altro, è molto facile averne paura”.

È anche grazie al contributo di Alessandro e dei tanti studenti come lui, diventati negli anni “ponti di pace”, che questi momenti di incontro e dialogo tra le diverse realtà cristiane, ebraiche e musulmane di Gerusalemme sono diventati possibili.