Il Lago di Tiberiade e l'Alta Galilea
La sera ci siamo spostati sul lago di Tiberiade e abbiamo raggiunto la struttura che ci ha ospitati: una residenza delle suore di Tabga, accanto al santuario del Primato di Pietro, un luogo immerso nella natura che è davvero bellissima qui in Galilea. Da lì, il giorno successivo abbiamo raggiunto Cafarnao dove, in tenuta da lavoro e a bordo di un trattore, ci ha accolti Fra Luca Panza. Fra Luca è un simpatico frate bergamasco che, dopo anni spesi a servizio degli ultimi, ha accolto la chiamata a ricoprire un ruolo un po' diverso, ovvero quello di custodire un luogo, un santuario, prendendosi cura di una comunità itinerante composta per lo più da pellegrini. Dopo esserci riempiti gli occhi delle bellezze dei due parchi naturali dell’Ayuna Valley e della Hula Valley, al tramonto abbiamo visitato Misgav Am, un kibbutz nell’Alta Galilea esattamente al confine con il Sud del Libano. Lì abbiamo incontrato il fondatore dell’Educational Tourist Center, il quale, in un modo del tutto sui generis ci ha voluto offrire la sua narrativa, lasciandoci tante domande.Ritorno a Gerusalemme passando per il Monte Tabor
Un incontro che, al contrario, delle risposte ce le ha date e che ci rimarrà nel cuore è stato quello con Fra Ricardo Bu
stos, sul monte Tabor, il quale, con il suo racconto della bellezza artistica e storica del luogo ci ha riportati indietro nel tempo.
Prima di rimetterci in cammino per Gerusalemme, una breve ma intensa sosta ad Haifa, dove abbiamo incontrato Gabi Kalak e abbiamo goduto di una vista della città dal Monte Carmelo. Gabi è una guida arabo israeliana che oggi, a causa delle chiusure e del blocco dei flussi turistici, si trova senza lavoro. Così ci ha parlato della sua Haifa e di come per lui, originario di Gerusalemme, e per tanti altri come lui, rappresenti un posto dove sentirsi liberi e dove poter ricominciare.











