summer camps

Scuole di Terra Santa, scuole di speranza

Amy Rodriguez3 Settembre 2021

Gerusalemme, 7 del mattino. Le serrande dei negozi nel suk di Christian Street in Città Vecchia si alzano lentamente, mentre le vie di pietra ancora deserte e gli edifici tutto intorno si colorano di rosa e beige al primo sole di fine estate. Poi, con fare stanco i negozianti iniziano ad allestire le bancarelle, a pulire le vetrine, a lucidare oggetti e gadget che probabilmente anche oggi – come da un anno e mezzo a questa parte – non comprerà nessuno.

Il lockdown è finito, la quasi totalità delle persone è ormai vaccinata, ma i pellegrini e i turisti ancora non si vedono e con una nuova ondata di casi covid in Israele, probabilmente non se ne vedranno per molto tempo.

Da qualche giorno però, nonostante le difficoltà e le incertezze, una novità c’è: sono ricominciate le scuole e le strade della Città Vecchia sono tornate a popolarsi di bambini e ragazzi che con zaino in spalla si affrettano a tornare tra i banchi della Terra Sancta School, la scuola gestita dai francescani della Custodia di Terra Santa. Succede a Gerusalemme, ma anche a Betlemme, Nazareth, Gerico e Acri. In tutti questi luoghi da lunghissimo tempo i francescani accolgono generazioni di giovani nelle loro scuole.

Qui i giovani non trovano solo un’ottima istruzione, ma sono luoghi di incontro tra cristiani, musulmani ed ebrei, luoghi di convivenza e di costruzione di un concetto di pace che è davvero molto raro trovare in questa terra dove l’odio serpeggia e anche una piccola scintilla può scatenare la violenza. Per questo Associazione Pro Terra Sancta si impegna a fornire tutto il sostegno possibile a queste fucine di pace.  

Questo impegno nell’anno passato è stato ancora più importante perché abbiamo dovuto affrontare nuove sfide legate alla pandemia e ai ripetuti lockdown. In Terra Santa la mancanza di pellegrini e la conseguente crisi economica hanno messo in ginocchio moltissime famiglie, che, da sole, non avrebbero mai potuto pagare le rette scolastiche e mandare a scuola i figli. Noi, grazie all’aiuto di tante persone generose,ci siamo fatti carico delle rette e di quanto necessario per permettere a tutti, anche agli studenti provenienti da famiglie povere, di seguire le lezioni a distanza.

A maggio, poi, lo scoppio di nuovi scontri e violenze tra israeliani e palestinesi a Gerusalemme, a Gaza e in molte città israeliane e palestinesi, ha creato tanta paura e incertezza. Abbiamo assistito a violenze inaudite da entrambe le parti. Un’esplosione di odio e di rifiuto dell’altro che cova da tempo e che è esploso all’improvviso. Si tratta di una ferita aperta e dolorosa, mai curata.

Ci vorrà molto tempo per ricostruire buone relazioni e l’unico modo per farlo è partendo dalla scuola e dall’educazione.

Oltre alle attività di sostegno alle famiglie tramite la copertura delle rette scolastiche, nella speranza di poter dare un contributo ancora maggiore a quest’opera, Associazione Pro Terra Sancta quest’anno sosterrà l’attuazione di percorsi di collegamento online con scuole italiane, per approfondire la conoscenza e il confronto con realtà diverse; progetti di conoscenza e visita di tutti i luoghi, in particolare a Gerusalemme, che abbracciano le tre religioni abramitiche, per fornire ai bambini e ai ragazzi una conoscenza delle differenze che esistono sul territorio e aiutarli ad approfondire le tradizioni e le fedi delle diverse culture. Infine sosterrà attività di sostegno psicologico ed educativo ai giovani, partendo dall’ascolto e dall’identificazione delle loro paure e le loro incertezze.