Sebastia in mostra: foto e video dedicati allo splendido villaggio a Milano a fine febbraio

Giacomo Pizzi3 Febbraio 2011

Sebastia

Il recupero del patrimonio culturale ed artistico palestinese, la formazione della popolazione e lo sviluppo dell’economia locale: lo splendido villaggio di Sebastia, situato a nord di Nablus nei Territori dell’Autonomia palestinese, sarà presto al centro di una mostra video e fotografica che verrà allestita a Milano da ATS pro Terra Sancta. Sebastia, località ancora incontaminata dal turismo di massa nonostante la presenza di un sito archeologico di epoca romana di immenso valore, la tomba di Giovanni Battista e panorami mozzafiato, è una cittadina fondata da Erode il Grande sul luogo dell’antica Samaria in onore dell’imperatore Augusto. Una città che, grazie agli interventi degli ultimi anni realizzati soprattutto grazie al sostegno di donatori privati e istituzionali italiani, riscopre oggi la propria eredità culturale. La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire dall’ultima settimana di febbraio (a breve seguiranno maggiori dettagli) dà la possibilità di scoprire da vicino le attività realizzate negli ultimi anni nell’ambito del progetto “Sebastia, tra passato e presente” promosso da ATS pro Terra Sancta, che ha letteralmente cambiato l’aspetto del piccolo villaggio dall’enorme ricchezza da un punto di vista storico e culturale.

Carla Benelli, storica dell’arte e coordinatrice del progetto, spiega come nasce l’idea della mostra e cosa si potrà scoprire visitandola.

Come nasce l’idea di una mostra dedicata a Sebastia?

L’idea di creare una mostra interamente dedicata a Sebastia nasce per l’Italia, nel senso che é stata pensata e concepita in italiano e per un pubblico italiano, proprio perché dal 2005 in poi i lavori a Sebastia sono stati svolti grazie a contributi pubblici e privati italiani. Per questo motivo, dopo cinque anni di interventi e di presenza quasi ininterrotta in questo villaggio, volevamo fare il punto della situazione e mostrare i risultati. La mostra si inserisce all’interno di un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo che ci ha permesso di portare avanti i lavori per tutto il 2010 e che si conclude, appunto, con questa esposizione di pannelli fotografici e video che sarà allestita a Milano. Anche la scelta della città non é casuale: anche per tutto il 2011, infatti, continueremo a lavorare a Sebastia grazie a contributi lombardi, in particolar modo grazie alla Regione Lombardia, la cui collaborazione ci ha permesso di accedere a un fondo nazionale di sostegno tra enti locali italiani e palestinesi che prevede l’assistenza tecnica di ATS pro Terra Sancta.

Com’é cambiata Sebastia da quando avete iniziato a lavorarci?

Sebastia é irriconoscibile. Nessuno che l’ha vista alla fine del 2005, prima che aprissimo il primo cantiere, e che la viene a visitare oggi, dopo cinque anni di lavori costanti, può lontanamente riconoscere il villaggio. Come ATS pro Terra Sancta abbiamo sempre lavorato con piccoli fondi relativamente modesti, ma siamo riusciti a modificare completamente l’aspetto del centro storico, che adesso e pulito e sistemato. In totale abbiamo tolto più di 500 metri cubi di immondizia dai vicoli del centro, lavorando quasi esclusivamente con manodopera locale. Sebastia oggi é una splendida cittadina, un borgo medievale con sovrastrutture di case ottomane in cemento, raccolto attorno alla grande cattedrale crociata. Questo monumento, che é la struttura fondamentale del centro storico sorta sulla tomba di Giovanni Battista, é oggi la moschea centrale del villaggio.

Ma Sebastia non é cambiata solo da un punto di vista estetico e architettonico: la presenza di botteghe artigianali e di una foresteria molto bella, realizzata sempre grazie all’intervento di ATS pro Terra Sancta, che offre ottimi servizi ai turisti hanno trasformato l’aspetto del villaggio.

C’é stato un aumento del flusso di turisti in questi ultimi anni?

Certamente. Nel 2005 non c’era nessuno, mentre adesso c’é gente in continuazione: piccoli gruppi di turisti sia locali che internazionali visitano Sebastia quasi quotidianamente. Sebastia é tornata ad essere luogo e meta fondamentale del pellegrinaggio cristiano. Il villaggio é stato riaperto a pullman di turisti, ma, appunto, anche a molto turismo locale: scuole e università palestinesi visitano oggi Sebastia.

Tutto questo porta molto alla popolazione locale, soprattutto perché un grande sforzo é stato fatto proprio per non impostare un turismo di massa che porta beneficio solo a  pochi lasciando indifferente il resto della comunità. Viste la drammatiche condizioni economiche in cui versava la maggior parte della popolazione all’inizio dei lavori, abbiamo cercato di allargare l’impatto a un maggior numero possibile di beneficiari invece di concentrarci su pochi grandi. Invece che pensare ad alberghi e ristoranti, ATS pro Terra Sancta ha creato piccole strutture diffuse a livello locale. Quindi la popolazione locale trae beneficio dalla possibilità di affittare stanze, piuttosto che di gestire ristoranti familiari e negozietti. Abbiamo, in altre parole, sostenuto tutta l’economia familiare, e soprattutto quella femminile, aiutando e supportando la produzione di prodotti tipici distribuiti nel centro artigianale aperto presso il centro d’informazioni turistiche di Sebastia.

La popolazione locale come reagisce alle novità?

Attualmente ci sono 20 operai che lavorano all’interno di una nuova sala crociata che stiamo ripulendo. Su una popolazione, perlopiù composta di grandi nuclei familiari, di 3000 abitanti, 20 operai assunti  sono un numero importante, nel senso che sono tante le persone che ne beneficiano. Il rapporto con le famiglie coinvolte direttamente nel progetto é pertanto ottimo, essendo lo stipendio degli operai in molti casi l’unica fonte di reddito dell’intero nucleo familiare. Pur cercando di assumere gli operai a rotazione per apportare beneficio a più gente possibile, non riusciamo a toccare tutti. Chi é escluso dal progetto é abbastanza indifferente. ATS pro Terra Sancta sta comunque cercando di allargare sempre di più le proprie attività, lavorando soprattutto con i bambini e le donne del villaggio tramite lo svolgimento di varie iniziative e corsi.

Quali sono gli interventi e le attività in programma nel 2011?

Nel corso del 2011 il progetto prevede il recupero e la pulizia di quella che oggi viene utilizzata come fogna, ma é in realtà una sala crociata a volta particolarmente imponente. Come primo passo ATS pro Terra Sancta sta realizzando una fogna alternativa con un sistema ecologico di acqua riciclata per offrire un’alternativa alle famiglie che utilizzavano l’altra. Dopodiché puliremo la sala crociata per trasformarla in un centro museale dove raccogliere i vari reperti storici che sono emersi in questi anni, alcuni di grande valore. Lo useremo anche come centro per attività culturali, tra cui alcune giornate dedicate ai bambini sulla tematica del patrimonio culturale, che in un villaggio come Sebastia é di fondamentale importanza. ATS pro Terra Sancta continuerà poi a sostenere il festival annuale del patrimonio culturale che si svolge a Sebastia, e a supportare le attività della foresteria, che attualmente conta 13 posti letto ma per la fine del 2011 potrà accogliere 25 persone. ATS pro Terra Sancta continuerà, inoltre, con le proprie attività a sostegno dell’associazione di donne per la produzione locale di marmellate, saponi e olive, nonché della bottega dei mosaici.