Roberta Betlemme

Ottant’anni e tanta voglia di bene. Storia di Roberta, volontaria in Terra Santa

Giacomo Pizzi18 Febbraio 2020

Quasi ottant’anni e ancora tanta voglia di fare del bene. Roberta è una signora torinese piena di energia. Vive a Torino, ma ha la Terra Santa nel cuore. Con il suo gruppo di preghiera, il Rinnovamento nello Spirito, è venuta molte volte in pellegrinaggio a Gerusalemme, l’ultima nel 2019, “ma avevo in mente di tornare”, ci dice. A muoverla, la voglia di fare volontariato e di conoscere Anania, la bimba di cui da anni supporta l’istruzione con il sostegno a distanza tramite Associazione pro Terra Sancta.

Roberta è una casalinga con un forte senso di solidarietà. È abituata a prendersi cura della propria famiglia, ma anche pronta a ritagliare del tempo per aiutare i più bisognosi. Tra i suoi impegni di nonna fa del volontariato alla mensa dei poveri o con i malati. Da anni porta avanti l’aiuto a distanza verso tanti bambini di tutto il mondo.

Roberta ci racconta dei tanti bambini che negli anni ha aiutato ad andare a scuola e studiare. “Nel mio salotto tengo con me tutti i disegni e le fotografie dei dieci bambini che ho adottato in questi anni”.  Tra questi bimbi c’è anche Anania, una bambina betlemita di dieci anni. Grazie ad Associazione Pro Terra Santa e all’aiuto di Roberta, Anania può continuare a studiare. La sua famiglia, da sola non riusciva a mantenere i suoi studi.

La voglia di fare volontariato e di tornare in Terra Santa sono coincise e hanno reso possibile l’emozionante incontro a Betlemme con Anania e la sua famiglia. “Ci siamo guardate. Non ci siamo dette niente, ma ci siamo scambiate un grande sorriso”, ricorda con emozione. Molto spesso i gesti contano più di molti discorsi, una scatola di cioccolatini ed un abbraccio trasmettono tutto l’affetto e la gratitudine reciproca. “Anche se io non parlo l’arabo o l’inglese siamo riuscite a capirci – continua Roberta – e ho riconosciuto il suo affetto”.

Nel suo soggiorno a Betlemme, Roberta non ha perso occasione per darsi da fare: insieme a suor Lisi ha sbucciato cipolle, affettato e verdure, e preparato pranzi per gli anziani e i poveri della mensa della Società Antoniana. “Sono una casalinga. So stare in cucina – ci dice – volevo dare in mio contributo, in base alle mie capacità”. Per quattro giorni ha aiutato in cucina realizzando il suo desiderio di venire in Terra Santa per vivere con i locali rendendosi utile.

Roberta si dice grata ad Associazione pro Terra Santa e al responsabile di Betlemme Vincenzo Bellomo per l’esperienza vissuta. Al ritorno a casa condividerà con familiari e amici gli intensi momenti trascorsi in Terra Santa. “Appena mi sarà possibile, tornerò di nuovo”, dice con gioia, mostrando una forza d’animo da far invidia ai più giovani.