Annunciazione

Sul luogo dell’Annunciazione: la Fontana di Maria

Veronica Brocca25 Marzo 2022

Oggi la Chiesa celebra l’Annunciazione del Signore a una giovane donna del piccolo villaggio di Nazareth. È qui che il Verbo divino si è fatto carne nel seno di una Vergine promessa sposa a Giuseppe.

Il luogo dell’Annunciazione per mezzo dell’Arcangelo Gabriele è sicuramente Nazareth e la tradizione greco-ortodossa ritiene che la posizione esatta in cui l’Arcangelo apparve a Maria per la prima volta sia una sorgente chiamata, appunto, “la Fontana di Maria”.  

La Chiesa greco-ortodossa di San Gabriele

“Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?»” (Gv 1, 46)

La domanda espressa nel Vangelo di Giovanni trova una chiara risposta nel luogo in cui oggi sorge la Basilica dell’Annunciazione, la più grande del Medio Oriente.

La piccola città di Nazareth è anche casa di altri luoghi sacri e venerati nei secoli da pellegrini cristiani. Forse non tutti sono a conoscenza della Fontana di Maria, in arabo ‘Ain Sitti Maryam, che si trova sulla via che conduce a Tiberiade, poco distante dalla Basilica dell’Annunciazione.

La Fontana è così chiamata perché alimentata da una sorgente di cui dovette servirsi sicuramente la Vergine Maria, dato che il piccolo villaggio non aveva altre sorgenti d’acqua se non questa.

È dunque la fonte in cui la giovane Maria, insieme alle altre donne del villaggio, andava ad attingere l’acqua munita di giara.

Oggi, nei pressi di questa fonte, si trova la Chiesa greco-ortodossa di San Gabriele. Secondo la tradizione ortodossa, questo è il luogo in cui la giovane Maria ricevette un primo incontro dall’Arcangelo Gabriele, da qui il nome della chiesa.

Il fatto trae origine da un passo del protovangelo di Giacomo (II sec. d.C.):

«[Maria] Presa la brocca, uscì ad attingere acqua. Ed ecco una voce che diceva: “Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu tra le donne”. Essa guardava intorno, a destra e a sinistra, donde venisse la voce. Tutta tremante se ne andò a casa, posò la brocca e, presa la porpora, si sedette sul suo scanno e filava. Ed ecco un angelo del Signore si presentò dinanzi a lei, dicendo: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia davanti al Padrone di tutte le cose, e concepirai per la sua parola”». (cap XI 1-2)

Un luogo venerato nei secoli

Nella piccola città di Nazareth, dunque, è conservata la memoria dell’antica fonte, oggi racchiusa in una cappella sotterranea in marmo colorato nella chiesa ortodossa.

Nonostante non sia citato espressamente nei Vangeli canonici, questo luogo è da sempre molto venerato: probabilmente anche Gesù da piccolo si recava a questa sorgente insieme a sua madre.

La tradizione afferma che Maria, ricevuta la prima annunciazione dall’Arcangelo Gabriele, ne rimase talmente turbata che corse verso casa. Qui, l’Arcangelo le appare nuovamente e la rassicura dicendole di non temere, perché «hai trovato grazia presso Dio» Lc 1,30. Queste parole sono state pronunciate dove oggi sorge la Basilica dell’Annunciazione, vicina alla fontana della Vergine.

La chiesa di San Gabriele è stata costruita intorno al 1750, sulle rovine di una chiesa rotonda crociata, distrutta dai musulmani. Appena raggiunto l’edificio, il pellegrino resta colpito dalla semplicità della pietra chiara che avvolge l’edificio in contrasto alla ricca iconostasi di legno dorato e intagliato che domina l’interno.

Le raffigurazioni più ricorrenti delle icone sono la Vergine, l’Arcangelo Gabriele e Cristo Re; sono presenti anche l’imperatore Costantino, sua madre Elena e altre agiografie ortodosse.

Questa chiesa era un importante luogo di pellegrinaggio per bizantini e crociati ed è probabilmente una delle due chiese viste dal monaco Arculfo, che compì un pellegrinaggio in Palestina nel 670.

L’Associazione pro Terra Sancta a Nazareth

In tutta la Palestina e Israele, l’Associazione pro Terra Sancta preserva l’importante patrimonio culturale e sostiene la popolazione con interventi di educazione, formazione e assistenza medica e sociale.

In particolare, nel luogo in cui il Verbo si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria, aiuta il Santuario della Basilica dell’Annunciazione sostenendo le spese per la gestione e per alcuni interventi di adeguamento.