Proseguono le attività per la creazione di un centro museale a Gerusalemme

Giacomo Pizzi17 Novembre 2010

“Raccontare la Terra Santa” per promuovere una conoscenza documentata della storia della cristianità in questi luoghi ed informare sull’esperienza della presenza francescana e sull’opera attualmente svolta dalla Custodia: un progetto finalizzato a censire, archiviare e conservare un patrimonio secolare. Un’iniziativa, quella promossa dalla Custodia di Terra Santa e sostenuta da ATS Pro Terra Sancta, che nasce dall’esigenza di sostenere non solo le “pietre vive” della Terra Santa, ma di conservare anche le “pietre della memoria”. “Gerusalemme è la città Santa. È Santa per Ebrei, Musulmani e anche per i cristiani. L’importante per noi è conservare il carattere cristiano della città Santa e farlo conoscere, che ha un passato, un presente cristiano evidente”, spiega a tale proposito padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa.

Le numerose attività proseguono grazie all’aiuto di vari archeologi qualificati giunti in Terra Santa da diverse università italiane: Morena Tramonti da Verona, supervisionata da Carla Benelli e Osama Hamden nell’ambito del progetto “Sebastia, tra passato e presente”, Daniela Massara e Elena Belgiovine da Milano e Alessandra Girardi da Venezia, che con l’aiuto di padre Alliata proseguono con la catalogazione presso il Museo dello Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme.

Obiettivo del progetto è quello di valorizzare il patrimonio culturale archivistico, documentario, storico ed artistico di cui i frati francescani della Custodia si occupano da otto secoli a nome di tutta la cristianità. E un desiderio ultimo: realizzare un moderno Centro museale cristiano a Gerusalemme.

“La Custodia ha pensato a un visitor center che faccia conoscere la Gerusalemme cristiana nel passato e nel presente.  Abbiamo individuato qui all’ingresso della Porta Nuova il luogo e ora dobbiamo individuare anche le linee, il carattere che questo centro dovrà avere. E ci auspichiamo che presto possa nascere a Gerusalemme un centro di conoscenza anche della realtà cristiana di questa città bellissima”, dichiara infatti il Custode di Terra Santa. Un’opera integrata di comunicazione e produzione culturale, destinato a pellegrini, turisti, studiosi e alla popolazione locale, per far conoscere e valorizzare, attraverso percorsi guidati e attrezzati, la storia della presenza cristiana in Terra Santa e l’esperienza della Custodia nella conservazione delle tracce della presenza di Cristo e dei primi cristiani.