Manal Un nome e un futuro

Aleppo, Siria: aggiornamenti da Un nome e un futuro

Giovanni Caccialanza28 Gennaio 2022

Ad Aleppo, in Siria, Un nome e un futuro è il progetto che Pro Terra Sancta ha messo in piedi insieme a Binan Kayyali, dottoressa di ricerca in psicologia, per l’assistenza a donne e bambini traumatizzati dagli scontri che hanno per anni paralizzato la città.

Ce ne parla Manal, una donna assistita dal progetto, che racconta quello che Un nome e un futuro ha fatto per lei. Scopri qui sotto la sua testimonianza.

Aleppo durante la ‘guerra di Siria’

La storia della guerra in Siria ha portato alcuni degli attori del conflitto (islamisti radicalizzati, truppe governative, coalizioni internazionali…) a confrontarsi nella zona di Aleppo tra il 2011 e il 2017. La città, nel Nord-Ovest della Siria, è stata pesantemente bombardata più volte, soprattutto nei suoi quartieri orientali.

Ad Aleppo Est, come è noto a tutti, interi edifici sono stati rasi al suolo, le strade sono state sventrate, i servizi di base cancellati. Scuole, case, luoghi di culto, negozi, tutto è stato sradicato dalla furia delle granate e degli ordigni. Molti dei quali, sono rimasti inesplosi, vigili e silenziosi nelle profondità del terreno.

Come nacque ad Aleppo Un nome e un futuro

È in questa Aleppo Est distrutta dalla guerra che la dottoressa di ricerca Binan Kayyali, insieme a padre Firas Lutfi OFM, ha deciso di mettere in piedi, proprio nel 2017 (quando la guerra in Siria cominciava una nuova fase, lontana dalla ‘Parigi del Medio Oriente’ com’era chiamata Aleppo), il progetto Un nome e un futuro.

Fra le strade dissestate e squarciate, fra i palazzi cadenti, la dottoressa Binan ha trovato le tracce di una vita tenace, che, lacera e malconcia, resisteva, un po’ incredula, alla violenza. Bambine e bambini, spesso vittime degli stupri compiuti dalle truppe di occupazione, si aggiravano tra le macerie orfani dalla nascita, privi di tutto. Nessuno li aveva mai neppure chiamati per nome.

Accanto a loro, le donne, private dalla guerra degli affetti, private dalla società di un futuro, costrette forzatamente a gravidanze che le hanno rese più volte sospette, mendicavano una luce ed una speranza.

La testimonianza di Manal

Il progetto Un nome e un futuro, ad Aleppo è stato pensato per loro.

Dopo cinque anni di attività, raccogliamo a piene mani i frutti dell’iniziativa. Ce ne parla Manal: scopri qui sotto, nel video, la sua testimonianza.

Sono disponibili i sottotitoli in lingua italiana (cliccare sulle impostazioni video in basso a destra)

Il progetto Un nome e un futuro

Il progetto di Un nome e un futuro fa parte dell’iniziativa, strutturata da Pro Terra Sancta insieme alla dottoressa Binan Kayyali, del Franciscan Care Center (FCC), che coordina tre sedi nella città di Aleppo. L’iniziativa è rivolta alle fasce di popolazione più fragili nell’Aleppo devastata dalla guerra: prima di tutto le donne e i bambini.

Alle donne, che spesso sono costrette a casa prive di un’istruzione adeguata (come racconta Manal nella sua intervista video qui sopra), si garantiscono corsi di alfabetizzazione, che le possano rendere indipendenti e fiduciose. Un nome e un futuro è dunque un’iniziativa in rosa: un progetto al femminile, che nutre un’attenzione particolare per il rilancio e la promozione dei diritti delle donne in Siria, un luogo dove l’attenzione su questo settore è decisamente carente.

Ai bambini, privi di tutto, e privi perfino di un nome, offriamo all’interno del progetto dei cammini per imparare a vivere, a sperare e ad amare. Prima di tutto offriamo loro servizi di anagrafe, che siano in grado di dire ai ragazzi chi sono. E poi, grazie all’intervento di squadre di psicologi specializzati, abbiamo attivato percorsi di supporto psicologico. Questi, mediante l’arte, sono in grado di lavorare sui vissuti traumatici che molti dei piccoli si portano dietro, e, con dolcezza, di scioglierli. Si radica qui una nuova speranza, verso un nuovo domani. Un domani che sia, per queste bambine e per questi bambini, un luogo in cui riscoprire, ad Aleppo, di avere un nome e un futuro.

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