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Educazione, formazione e lavoro: storie di successo in Siria grazie al sostegno della Conferenza Episcopale Italiana

Veronica Brocca2 Giugno 2023

Il futuro della Siria si scrive oggi. A partire dalle donne e dai bambini. Grazie a un progetto nato nel cuore di alcune città, offriamo una possibilità lavorativa alle donne sfollate di Lattakia e alle famiglie che vivono nei quartieri più poveri di Aleppo Est. Avere un’opportunità di lavoro qui in Siria non significa solo poter sfamare la propria famiglia e arrivare dignitosamente a fine mese, ma anche ridurre il lavoro minorile, molto presente nei quartieri poveri di Aleppo, in favore di un percorso di recupero ed educativo per bambini ed adolescenti.

Il centro francescano di Lattakia si trova nel complesso della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e presta supporto alle famiglie povere e sfollate. Da diversi anni assiste circa ottanta donne, in maggioranza vedove con famiglia a carico o comunque in grave bisogno di un sostegno economico. Qui le donne vengono formate attraverso corsi professionali e aiutate ad avviare un’attività lavorativa.

Una cinquantina di loro seguono i corsi di formazione per l’attività di taglio e cucito grazie all’implementazione del programma “Micro project”.

CEI Micro progetto
CEI Micro progetto

Nijoud Shahoud

«Vivevamo una vita semplice e dignitosa, assieme a mio marito Nasser e i nostri due figli». Nijoud Shahoud, 43 anni, racconta la sua esperienza. «Per aiutare Nasser, ho iniziato a vendere cosmetici online e le cose andavano bene. Fino al 2020, quando il Coronavirus si è portato via mio marito. Da un giorno all’altro, ho dovuto trovare un modo per sostenere i miei figli da sola.

Senza pensarci due volte, mi sono diretta al centro di Pro Terra Sancta e ho chiesto informazioni sul Micro Project di cui avevo sentito parlare. Credimi, è stata la mano di Dio che mi ha portato qui. Mi sono iscritta al programma e attraverso il progetto sono riuscita ad affittare un negozio, riempirlo di merci e venderle. Sono una negoziante molto brava!». Lei e le sue colleghe ridono e confermano. «Attraverso questa attività posso sfamare i miei figli e dar loro un’istruzione». Con un grande sorriso sul viso, ringrazia tutti per averle dato l’opportunità di cambiare la rotta della sua vita e migliorare le sue competenze professionali.

CEI Micro progetto donne
CEI Micro progetto donne

Lina Halab

Seduta accanto a lei c’è Lina Halab, 52 anni, che vuole raccontarci la sua storia. «Sono sempre stata una casalinga e anche io vivevo una vita molto dignitosa con mio marito e i nostri tre figli in un villaggio vicino a Idlib. Fino a un giorno del 2012, in cui sono stata costretta a lasciare la mia casa e andare a Lattakia, perché a Idlib era troppo pericoloso. Mio marito ha deciso di rimanere per custodire la sua terra». A Lattakia, con tre figli piccoli, l’àncora di salvezza di Lina è stata la sartoria, di cui ne aveva imparato l’arte sotto la supervisione delle suore francescane nel suo villaggio a Idlib.

«Amo il taglio e il cucito, ma sai, oggigiorno con tutte queste macchine veloci non è facile stare al passo e sicuramente non sufficiente per sfamare la mia famiglia. Poi accadde il miracolo. I frati francescani – che collaborano con Pro Terra Sancta e la CEI nel progetto finanziato grazie ai fondi dell’8xmille – mi dissero che stavano cercando donne talentuose nel cucito da impiegare nel programma “Micro Project”. Ho iniziato immediatamente il corso di formazione per imparare a lavorare con la macchina da cucire. Mi piace tanto questo lavoro; con la macchina sprechi meno energia, hai meno stress e i prodotti che creo si sono moltiplicati rispetto a prima».

Nel frattempo, Lina si è riunita qui a Lattakia con suo marito e ha avviato la sua attività. Sorride e conclude, «Ora sono felice, finalmente».

CEI Micro progetto donne
CEI Micro progetto donne

Nada Anjan

La creazione di piccole attività imprenditoriali e di start-up significa promuovere l’inserimento lavorativo della popolazione locale. Le donne, in particolar modo, possono concorrere alla crescita economica del paese, favorendo scambi virtuosi tra comunità diverse, religiose e sociali, e promuovendo l’integrazione e la comunione di beni.

Tutte le donne mettono in pausa il loro lavoro e ci raccontano come sono arrivate al programma. L’ultima a parlare è Nada Anjan, 47 anni, madre di quattro ragazzi.

«Vivevo nel cuore di Idlib con mio marito Maurice, che era un meccanico. Ma nel 2014, la guerra ci ha costretti a spostarci da una casa in affitto all’altra. Sei anni più tardi, Maurice è stato colpito al lavoro da un piccolo pezzo di ferro che gli ha portato via la vista. Penso di essere caduta in depressione dopo l’incidente. Mi sono ritrovata da sola a pagare il cibo, i materiali scolastici, le bollette, l’affitto e le operazioni chirurgiche di mio marito». Nada ha gli occhi lucidi, ma riprende. «Grazie a Dio, dopo un breve periodo di tempo buio, una vicina mi ha raccontato casualmente delle attività che si svolgono qui. Il giorno seguente sono venuta qui e sono stata selezionata come apprendista”.

“In futuro – continua – sarò in grado di avviare la mia attività per continuare a sostenere la mia famiglia. Voglio un gran bene alle mie colleghe, ai frati francescani, a tutte le persone attorno alla chiesa e sono molto grata a Pro Terra Sancta e ai donatori che hanno reso tutto questo possibile».

Il sostegno ai bambini e alle donne di Aleppo Est

In un paese come la Siria, distrutto e paralizzato da dodici anni di guerra, da un embargo sempre più penalizzante e da una situazione sociale ed economica disastrosa, questa iniziativa vuole dare delle prospettive di sviluppo ad alcune fasce di popolazione in grave difficoltà.

L’obiettivo generale del progetto “Educazione, formazione e lavoro: un percorso di speranza per donne bisognose e bambini emarginati nelle aree più degradate di Aleppo e Latakia – Siria” è dunque quello di supportare attività di educazione, formazione, inserimento lavorativo, protezione, rivolte alla comunità locale Le attività stanno cominciando a dare i primi frutti. E non solo a Lattakia.

Nel progetto realizzato in collaborazione con la CEI, sosteniamo anche due centri attivi ad Aleppo est, con l’intento di assistere i bambini nati dalle donne vittime di violenza e abusi durante l’occupazione jihadista da parte dell’Isis e per la gran parte abbandonati per le strade senza essere iscritti all’anagrafe. Pro Terra Sancta coordina un progetto molto importante dal titolo “Un nome e un futuro”.  In ambito lavorativo, anche qui ad Aleppo il progetto “educazione, formazione e lavoro” offre una possibilità lavorativa alle donne e relative famiglie che vivono nel quartiere degradato di Aleppo Est, dove un’opportunità di lavoro per gli adulti significa anche ridurre il lavoro minorile, purtroppo molto presente nei quartieri poveri di Aleppo, in favore di un percorso di recupero ed educativo per i bambini e gli adolescenti.

Ad Aleppo Est la Custodia di Terra Santa e Pro Terra Sancta sostiene 220 adulti (150 donne e 70 uomini) disoccupati con a carico famiglie con gravi problemi di indigenza e con figli costretti a lavorare nelle strade del quartiere. Gli adulti vengono formati o riqualificati professionalmente attraverso corsi di formazione ed aiutati ad avviare un’attività lavorativa.

Il progetto aiuta anche almeno 300 bambini e adolescenti di Aleppo Est che non frequentano la scuola e svolgono dei lavoretti nelle strade.

Nei centri di Aleppo, incontriamo i ragazzi ed entriamo in dialogo con le famiglie e proponiamo loro un percorso di protezione che include la componente educativa, sociale e psicologica. Un piccolo passo per sognare un futuro diverso. A cominciare da chi viene messo ai margini: donne e bambini.

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