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TERRA SANCTA MUSEUM: il primo museo al mondo sulle radici del Cristianesimo

Giacomo Pizzi14 Marzo 2013

Nel 2015, nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, nascerà il TERRA SANCTA MUSEUM, l’unico museo al mondo sulle radici del Cristianesimo e la conservazione dei Luoghi Santi. Un’esposizione permanente, voluta dalla Custodia di Terra Santa, per scoprire la storia di questa terra straordinaria in cui da millenni s’intrecciano, in modo misterioso, i destini di molti popoli che convivono nei luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteiste.

In questo particolare e delicato momento storico è di fondamentale importanza far conoscere al mondo intero la storia della presenza cristiana in Terra Santa, per favorire una maggiore consapevolezza delle nostre radici, contribuire all’unità della “famiglia umana” e diffondere un messaggio di pace nel mondo.

Domenica 10 marzo Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha rilasciato al Franciscan Media Center, centro multimediale della Custodia, la prima intervista relativa alla nascita del Museo, spiegando le molte e profonde ragioni che hanno spinto i frati della Custodia a sostenerlo e promuoverlo.

“Il Terra Sancta Museum vuole ripercorrere le radici del cristianesimo e di questa terra, perché questo paese ha una storia in cui la presenza cristiana è evidente, come quella ebraica ed islamica, ma ha bisogno di essere mostrata e fatta conoscere meglio, in maniera organica.  I cristiani pur essendo una piccola minoranza sono sempre stati e sono ancora oggi  una presenza culturalmente molto vivace e ricca, che ha contribuito in maniera enorme a costruire relazioni, non soltanto con la popolazione locale, ma anche con le tante società nel mondo. Questa realtà è giusto che oggi venga e conosciuta e divulgata.

Il progetto nasce dal desiderio più generale, di investire sulla cultura e sulla storia, ma anche da un desiderio più nascosto di conoscere il nostro passato, per avere un migliore senso di appartenenza, una identità più definita.  A Gerusalemme questa necessità si percepisce in maniera evidente.  Abbiamo bisogno di rileggere e di conoscere la nostra storia per poter vivere il presente in maniera più serena. Se ci rendiamo conto di come gran parte dei fenomeni attuali – sociali, politici, religiosi – siano già stati vissuti dai nostri padri e dai nostri nonni, possiamo ridimensionare i problemi, metterli nelle giuste dimensioni, prendere le distanze, in modo da trovare la forza per costruire e investire nel futuro.

Il Museo sarà fonte di sviluppo sociale o economico anche per la popolazione locale. Musei, archivi, biblioteche, non sono solo depositi dove si mette materiale, ma sono istituzioni culturali che hanno una conseguenza economica e creano opportunità di lavoro anche per la comunità residente, non solo di religione cristiana. Questo d’altro canto è uno dei compiti che la Custodia assolve da diversi secoli in questo territorio. Nei luoghi dove sorgerà il Museo un tempo vi erano la calzoleria, la falegnameria, la ferreria ecc. Oggi queste realtà non esistono più perché sono cambiati i tempi, ma l’idea è di continuare, di crearne altre, di portare avanti questo legame, questa relazione – anche economica – con questa terra.” (L’intervista completa si può seguire qui).

Con l’apertura al pubblico di un moderno complesso museale, i francescani della Custodia intendono valorizzare il patrimonio artistico, archeologico, culturale, conservato durante gli otto secoli trascorsi in queste terre, per custodire il Luoghi dove Gesù ha vissuto. Il criterio-guida espositivo prescelto è di tipo geografico-evangelico per il Museo Archeologico, determinato in parte dalla storia e dalla natura stessa degli scavi archeologici che qui vengono documentati, ma anche dall’interesse del pubblico cui si rivolge il museo. Per quello storico si è scelto un criterio storico-tematico, assecondando ed evidenziando le missioni storiche della Custodia di Terra Santa e le sue relazione con gli Stati Europei.

Agli innumerevoli pellegrini e visitatori, provenienti dal mondo intero, sarà proposto un percorso culturale flessibile, metodologicamente rigoroso e suddiviso in tre distinti momenti, distribuito nella Città Vecchia di Gerusalemme e, in futuro, esteso ad altre sedi della Terra Santa. Un unico complesso espositivo, composto da tre musei (Archeologico, Multimediale e Storico) distribuiti in due sedi esistenti poco distanti, ubicate vicino alle principali mete di pellegrinaggio e turistiche di Gerusalemme (Il Santo Sepolcro, il Muro del Pianto, la Spianata delle Moschee).

Logo TSM
Logo del nuovo Terra Sancta Museum

Ente Fondatore è la Custodia di Terra Santa, fraternità di religiosi (Frati Minori) che custodisce i luoghi della Redenzione, in concerto con lo Studium Biblicum Franciscanum, Istituzione scientifica per la ricerca e l’insegnamento accademico della Sacra Scrittura e dell’archeologia dei paesi biblici, con sede sempre a Gerusalemme.

Il Comitato scientifico è guidato da Eugenio Alliata, Direttore del Museo Archeologico dello Studium Biblicum Franciscanum. Capo Progetto e Promotore:  ATS Pro Terra Sancta.

Direzione museologica:  Gabriele Allevi.

Progettazione architettonica e museografica: Studio GTRF Tortelli e Frassoni Architetti Associati.

L’evoluzione del progetto può essere seguita sul sito del Terra Sancta Museum: www.terrasanctamuseum.org.

Il 16 aprile si è aperta a Versailles una grande mostra dal titolo Le Trésor du Saint-Sépulcre (fino al 14 luglio 2013, Maison de Chateaubriand e Château de Versailles). La maggior parte delle opere prestate dalla Custodia di Terra Santa, torneranno a Gerusalemme per essere esposte in maniera permanente nell’erigenda sede museale.

Coordinamento comunicazione strategica: Doni Ferrari, Segreteria Custodia di Terra Santa, Gerusalemme,

Tel +972  542839102, d.ferrari@custodia.org

Uffici stampa

– ETS Edizioni Terra Santa –  Giuseppe Caffulli, Direttore, www.terrasanta.net. Carlo Giorgi, ufficio stampa – Tel +39 02 34592679, +39 3478101823, giorgi@terrasanta.net,