Due racconti dai volontari che hanno passato l’estate a Gerusalemme, impiegati in progetti di ATS pro Terra Sancta

Giacomo Pizzi21 Settembre 2012

Federica all’interno del progetto “Raccontare la Terra Santa“, Claudio nell’ambito di “Libri, Ponti di Pace“: ecco l’esperienza di due giovani volontari, giunti a Gerusalemme per lavorare nel periodo estivo a supporto di ATS pro Terra Sancta.

“Sono laureata in archeologia e mi occupo della catalogazione dei numerosi reperti del Museo Archeologico dello Studium Biblicum Franciscanum, sotto la supervisione di Padre Eugenio Alliata ofm. Il mio compito quindi è quello di osservare criticamente gli oggetti ritrovati in lunghe campagne di scavo, o provenienti da collezioni private, analizzandone la forma e la funzione. Lo scopo è quello di creare un database che raccolga in modo sintetico molte informazioni. Lavoro con altri ragazzi neolaureati e grazie a loro ho imparato molte cose. Mi hanno anche fatto vedere la città e i dintorni. Sono molto entusiasta di questo mese che ho passato in Terra Santa, perchè ho fatto un lavoro stimolante, ho conosciuto persone splendide e ho visto luoghi carichi di storia. Spero di ritornare presto!” Federica.

“Questo viaggio in Terra Santa è stato un’esperienza straordinaria; tutto è incominciato un mese fa, quando entrando nella Biblioteca di San Salvatore insieme ai miei compagni di lavoro ho scoperto migliaia di libri e scatoloni che aspettavano con ansia di essere traslocati nella nuova e super tecnologica biblioteca. E’ stato un mese di duro lavoro, tra polvere “antica” di cinquecento anni e alluci schiacciati sotto mucchi di libri, un duro lavoro che è stato anche accompagnato da meravigliosi viaggi in compagnia di tanti ragazzi che, come volontari e non, sono stati capaci di accogliermi come una famiglia. Insieme abbiamo girato la Terra Santa alla scoperta di meravigliosi luoghi e città, come Akko, Betlemme, Safed, il Mar Morto, Eilat, Petra e molti altri. Questa estate è stata diversa da tutte le altre: per la prima volta mi sono inoltrato nel vicino oriente e per la prima volta questo paese mi ha insegnato quante diverse culture, religioni e popoli possono coesistere in uno stesso Paese, certe volte con degli attriti, ma anche con amore e pace; un’estate diversa, un’estate che non dimenticherò mai.” Claudio