“Farsi carico degli ultimi – accoglienza e formazione”: al via un progetto per aiutare i bambini con problemi nella Striscia di Gaza

Giacomo Pizzi18 Giugno 2013

In un contesto socio-politico già estremamente complesso e problematico, quello della Striscia di Gaza, dove le persone soffrono per la mancanza di libertà sotto diversi punti di vista, si consuma anche il dramma dei bambini che si trascinano traumi e problemi comportamentali, nati dalla situazione di conflitto nella quale sono cresciuti.

Sono bambini che rischiano di portarsi per tutta la vita il peso di queste situazioni, che hanno un’influenza fortissima sul loro sviluppo e sulla loro salute mentale. Hanno bisogno di sviluppare dentro di loro delle risorse che gli permettano di reagire in modo positivo alle difficoltà che hanno vissuto e che vivono quotidianamente.

Per aiutarli in questo senso, sono state elaborate tecniche e programmi d’intervento speciali definiti di “resilienza assistita”, utilizzati in diversi contesti traumatici, dove si registrano violenze, conflitti e instabilità cronica, e dove la tempestività e l’adeguatezza dell’intervento rappresentano delle priorità.

Anche nella Striscia di Gaza, in appoggio alla Parrocchia cattolica della Sacra Famiglia e grazie al coordinamento di ATS pro Terra Sancta, dell’Associazione Italiana “Francesco Realmonte” e della Università Cattolica di Milano, verrà eseguito nelle prossime settimane un corso intensivo di formazione per insegnanti, educatori, religiosi e persone che hanno a che fare con i bambini vittime di trauma.

Il corso, della durata di due settimane, sarà tenuto presso la scuola della Parrocchia latina, attorno alla quale si raccoglie la piccola ma vivace comunità cattolica di Gaza, e a condurlo saranno due esperte provenienti dal “Master in Relazione d’aiuto in contesti di vulnerabilità e povertà nazionali e internazionali” dell’Università Cattolica di Milano.

Con questo progetto, che rientra all’interno della più ampia e purtroppo sempre attuale “Emergenza Gaza”, speriamo di aiutare, attraverso la formazione degli educatori, tanti bambini ad avere fiducia in sé stessi e nel proprio futuro, andando oltre alle avversità.