
IN SIRIA, NOI NON CI ARRENDIAMO
Avevamo tirato tutti un sospiro di sollievo, ormai un anno e mezzo fa, quando le televisioni di tutto il mondo trasmettevano le immagini degli aleppini festeggiare la libertà raggiunta dopo mesi di scontri nella città martire. Ci eravamo illusi, forse per un attimo, che tutto sarebbe finito presto. Che a una guerra disastrosa durata anni avremmo potuto forse scrivere la parola “fine”. Quello che accadde dopo, purtroppo, è storia.
In questi lunghissimi sette anni noi di ATS pro Terra Sancta non siamo rimasti con le mani in mano. Oltre ad aver aperto e reso operativi quattro centri di emergenza in alcune città colpite dalla guerra (Damasco, Aleppo, Knayeh e Latakiah), abbiamo garantito l’assistenza sanitaria e migliaia di famiglie e l’educazione a centinaia di bambini che non potevano più andare a scuola. Siamo intervenuti in ogni situazione che chiedeva il nostro aiuto, spesso grazie alla preziosa collaborazione dei frati che non hanno mai lasciato il Paese.
All’inizio dell’ottavo anno di guerra, vogliamo ripeterlo a voce forte: noi non ci arrendiamo!
Vogliamo andare avanti ad aiutare i siriani e la Siria, dove i cristiani hanno cominciato a chiamarsi proprio con questo nome. Per questo nelle ultime settimane abbiamo voluto lanciare un nuovo progetto ad Aleppo che
Il futuro del Paese è anche nelle loro mani. Sappiamo che i militari possono solo vincere la guerra. Ma costruire la pace è un’altra cosa: implica un lavoro quotidiano e costante, di educazione e formazione delle coscienze. Perché non trionfi la rabbia o il rancore per il male ricevuto, ma la convinzione di poter ricominciare. E la speranza di poter tornare a chiamare la Siria – ancora una volta – una terra di incontro e di pace. Grazie al vostro aiuto, noi continuiamo a lavorare per questo.