Scuole di Terra Santa: quei luoghi dove ancora oggi continua l’incontro tra San Francesco e il Sultano

Giacomo Pizzi11 Febbraio 2019

“Il Sultano è uno degli uomini più potenti dell’epoca, uno stratega militare formidabile, e una mente aperta alla cultura e alle arti. Francesco è semplicemente un uomo che si è sentito chiamato da Dio a seguire le orme di Gesù Cristo, a vivere il Vangelo, e ad annunciarlo pacificamente ad ogni creatura. I due dialogano, parlano e si ascoltano.” così il Custode di Terra Santa, Fra Francesco Patton, inizia il suo racconto sull’incontro tra San Francesco d’Assisi e il Sultano Al Malik Al Kamil avvenuto nel giugno del 1219 a Damietta, luogo in cui l’esercito crociato e quello del sultano si stavano fronteggiando. Sono queste parole che aprono la “Conferenza sulla coesistenza islamo-cristiana in occasione della Commemorazione dell’800° Anniversario dell’Incontro tra San Francesco e il Sultano Kamil” lo scorso 30 gennaio nei locali del Terra Sancta College di Betlemme, organizzata da padre Marwan, responsabile della scuola.

La conferenza rientra nel più ampio programma dei festeggiamenti dell’anniversario ed è il frutto delle riflessioni degli studenti di età tra i 14 e i 18 anni della scuola betlemita, che, insieme ai loro professori, hanno svolto diverse attività sul tema del dialogo tra cristiani e musulmani. Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare il legame della comunità e di aumentare la consapevolezza dell’importanza della pace, della convivenza e dell’accettazione dell’altro. Infatti, ogni giorno nelle classi, l’antico incontro narrato nelle fonti francescane, si realizza nuovamente; il Terra Sancta College, la più antica scuola di Betlemme, conta più di 1180 studenti di cui 63% cristiani e il 37% di musulmani.

Il lavoro ha coinvolto i ragazzi sin dalla progettazione preliminare, e il programma è stato suddiviso in diverse fasi: in due diverse giornate gli allievi hanno assistito alla visione di due film “The Sultan and The Saint”, un docu-film del regista Alex Kronemer, e “Hala Lawain” (E adesso dove andiamo?), un film della regista libanese Nadine Labaki, ambientato in un piccolo villaggio del Libano in cui, a causa della guerra, si inasprisce il rapporto tra cristiani e musulmani. Alla fine della proiezione i ragazzi sono stati divisi in gruppi e hanno prodotto un documento, una “costituzione di convivenzain dieci punti da adottare come principio di vita nella scuola e non solo.

“Qui viviamo come un solo popolo, non guardiamo le differenze tra noi. Qui in Terra Santa noi continuiamo questo incontro” afferma Linda Daklallah, insegnante di inglese e religione islamica e parte del comitato organizzativo, “Non vogliamo che i nostri ragazzi si facciano influenzare da ciò che accade nel resto del mondo”. Alla conferenza erano presenti le autorità civili e religiose, sia chiese cristiane e le rappresentanze musulmane: il Custode di Terra Santa Francesco Patton e il Mufti (l’autorità religiosa islamica) di Betlemme Sheikh Abdel Majid Ata, il Patriarca Emerito Mons. Michel Sabbah, il sindaco di Betlemme Anton Salman e il Ministro del Turismo e dell’antichità dell’Autorità Palestinese Mrs. Rula Maayah. Nei loro discorsi, hanno ringraziato gli studenti e il personale della scuola per l’impegno e per l’esempio di grande dialogo mostrato a tutta la città di Betlemme.

“Ammiro molto la storia di questo incontro” dichiara il Mufti Sheikh Abdel Majid Ata “in un mondo dove tutti uccidono gli altri, e in molti paesi islamici ci sono semi di intolleranza e le persone nutrono questi cattivi sentimenti, in questa scuola e a Betlemme continuiamo a vivere in pace. Il momento dell’accensione dell’albero di Natale è un bellissimo esempio e tutto il mondo dovrebbe guardare alla nostra fratellanza”. Noi di ATS pro Terra Sancta lavoriamo ogni giorno perché questo piccolo segno diventi sempre più visibile nel mondo.