Jamila, un’anziana donna di Betlemme senza assistenza

Giacomo Pizzi15 Gennaio 2016

Jamila abita nel centro storico di Betlemme. Per arrivare a casa sua si percorrono delle scalette inerpicate che conducono ad un soleggiato cortile. La sua casa è povera, ma dignitosa. Ha cresciuto 6 figli di cui 5 femmine, tutte sposate e un figlio di 30 anni che vive ancora con lei. Ad oggi ha 14 nipotini!

Jamila è vedova da tempo e deve di fatto sostenersi da sola, perché i figli riescono appena a sfamare le proprie famiglie. In Palestina non esistono nè la pensione per anzianità nè l’assistenza pubblica sociale. Gli anziani poveri devono arrangiarsi, e se le famiglie non li aiutano non hanno nessuno. Proprio in questi casi i Francescani intervengono come la Provvidenza.

Stessa cosa vale per l’assistenza medica pubblica, di fatto inesistente. L’anno scorso Jamila si è ammalata di cancro e solo grazie al sostegno del Franciscan Social Services Office di Betlemme ha potuto sottoporsi ad un’operazione. Ora, però, dovrebbe iniziare una terapia chemioterapica a Nablus ma per farlo ha bisogno di aiuto.

Il Franciscan Office di Betlemme ha bisogno di contributi per aiutare Jamila e altri anziani come lei, che non hanno le risorse economiche per curarsi.

Come dice papa Francesco, “Un mondo che non custodisce i nonni è un mondo che non ha futuro! Perché perde la propria memoria”.

Aiuta gli anziani poveri di Betlemme, memoria del luogo santo dove nacque Gesù, che non hanno nulla se non la carità Francescana e il sostegno dei volontari.