Bible exhibition

La mostra “Bible on the move: tradizioni e traduzioni della Sacra Scrittura”. Tante forme diverse per veicolare un unico messaggio universale

Giacomo Pizzi8 Novembre 2018

Un’inizio particolare per la Biblioteca generale della Custodia di Terra Santa.

Con l’inizio del mese di novembre e l’arrivo delle prime piogge che dopo mesi di arsura vengono a dare un po’ di sollievo alle pietre e alle persone che vivono in Terra Santa, ha ufficialmente inizio l’anno accademico dello Studium Biblicum Franciscanum, l’istituzione scientifica per la ricerca e l’insegnamento accademico della Sacra Scrittura e dell’archeologia dei paesi biblici dei frati Francescani della Custodia di Terra Santa.

Da ormai diversi anni, precisamente dal 2013, grazie ad una proficua collaborazione tra la Biblioteca Generale della Custodia e il suo direttore Fra Lionel Goh, il CRELEB dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ATS pro Terra Sancta, l’avvio della stagione accademica è reso ancor più solenne dall’inaugurazione di un’esposizione di libri antichi. La mostra annuale rientra nel più ampio e articolato progetto sostenuto da ATS pro Terra Sancta “Libri, Ponti di Pace” volto a valorizzare e conservare il patrimonio librario delle biblioteche francescane a Gerusalemme.

Come sottolinea il Vicario Custodiale Fra Dobromir Jasztal durante l’inaugurazione tenutasi il 6 novembre, lo scopo di queste mostre è duplice: da un lato far conoscere al pubblico, e persino ai frati stessi, la preziosità e ricchezza del materiale librario dell’ordine, dall’altro lato può essere un modo per ricercare il dialogo tra studiosi proventi da esperienze religiose, culturali e linguistiche differenti. Il fine di tutte le edizioni che si sono susseguite sin ora, pienamente in linea con la missione dei frati Francescani in questa terra, è ancor più evidente quest’anno: la scelta espositiva che ha guidato il prof. Edoardo Barbieri, responsabile del progetto, e i suoi studenti dell’Università Cattolica di Milano, ha voluto mettere a confronto lingue, tradizioni e culture diverse nel rapporto con il libro con la “L” maiuscola: la Sacra Bibbia.

La mostra, visitabile dal 6 all’8 novembre nella hall della Curia Custodiale, si intitola “Bible on the move (La Bibbia in movimento): tradizioni e traduzioni della Sacra Scrittura” e presenta, attraverso un sapiente uso del materiale disponibile nella Biblioteca Generale della Custodia, le diverse facies assunte dal testo sacro nel corso dei secoli. Le circa quaranta Bibbie esposte mutano forme e scritture, presentano lingue e usi diversi: rotoli, codices, manoscritti, bibbie tascabili, preziose edizioni illustrate, come la rarissima Bibbia in lingua italiana del 1493 curata dal monaco Niccolò Malerbi, vangeli e commentarii.

La sezione dedicata alla lingua ebraica è un esempio di questo “movimento”: si passa da un rotolo di pergamena vergato in ebraico contente il libro di Ester, letto durante la festività ebraica di Purim, ad un’edizione manoscritta in samaritano, ad una Bibbia in ebraico stampata da un ricco mercante cattolico a Venezia, fino ad una preziosa stampa cinquecentesca del testo ebraico con parafrasi in aramaico. E si potrebbero fare molti altri esempi per illustrare la varietà e unicità di tutte le opere presenti.

Il catalogo della mostra, diviso in sette sezioni, frutto dello studio e lavoro di diversi collaboratori, ora è disponibile, grazie al contributo di ATS pro Terra Sancta, in versione cartacea e digitale per rendere il materiale accessibile a tutti. Infatti, il messaggio delle sacre scritture è universale e questa collezione ne è la prova tangibile; come ricorda il professor Barbieri durante la presentazione: “Il testo non cambia nella sua essenza, ma nella sua presenza, rimane lo stesso, è sempre nuovo perché racconta la storia della Salvezza a popoli provenienti da tutto il mondo”

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