WIP Libano

Libano: il progetto WIP – Work In Progress. Intervista al dottor Paolo Fumagalli

Veronica Brocca8 Novembre 2022

Si è concluso nei giorni scorsi a Beirut “WIP – Work in Progress”, un progetto di formazione professionalerivolto a tutti i libanesi che vogliono entrare nel mondo del lavoro e imbattersi in realtà imprenditoriali e professionali. In un paese al collasso, WIP vuole offrire a persone con reddito molto basso gli strumenti per affrontare la grave crisi economica e portare a casa uno stipendio sufficiente a sfamare la propria famiglia.

La speranza di ritrovare giustizia, opportunità lavorative, sicurezza alimentare e medicinali sembra sempre più lontana. È allarmante il numero delle famiglie che ha dovuto interrompere l’istruzione dei propri figli per mancanza di soldi o che ha smesso di curarsi per l’impossibilità di pagare le visite mediche.

In un Paese dove l’87% delle famiglie soffre di malnutrizione, Pro Terra Sancta vuole provare a dare una speranza concreta per i molti libanesi che, nonostante tutto, hanno voglia di fare e di superare questa crisi.

Wip session, Beirut
Wip session, Beirut
Wip
Alcuni membri del Comitato di selezione

Le risposte da parte della popolazione libanese al progetto WIP di Pro Terra Sancta è stata molto positiva e si sono presentati numerosi giovani con le loro idee di microimprenditorialità.

Queste idee sono state selezionate nel corso di tre mesi da un Comitato di selezione composto da cinque italiani e due libanesi che si sono incontrati martedì 18 ottobre per finanziare i progetti e premiare i vincitori.

Abbiamo chiesto al Presidente del Comitato di selezione, il dottor. Paolo Fumagalli, di raccontarci del progetto e di come ha vissuto questi giorni in Libano.

Work In Progress – Incontro di formazione

Dottor Fumagalli, è tornato pochi giorni fa dalla missione a Beirut per coordinare l’implementazione del progetto “WIP – Work in Progress”. Che Libano ha visto e come pensa possa aiutare questo progetto?

Ho visto un Libano in condizioni molto difficili. Persone che prima avevano una vita normale, non erano né ricchi né poveri, ora sono in una condizione di grande povertà e molti sono giovanissimi.  

L’esplosione al porto di Beirut ha aggiunto sofferenza e messo in ginocchio migliaia di famiglie che avevano fatto grandi sacrifici per far studiare i loro figli.

Mi ha molto colpito l’emigrazione dal Libano. Nel 2019 per comprare 1$ servivano 1.500 lire libanesi, oggi ne servono 40.000. È chiaro che chi ha la possibilità emigra all’estero. Sono 12 milioni i libanesi fuori dal paese; tutti e dico tutti hanno qualcuno che vive all’estero. È la diaspora del Libano.  L’economia è fuori controllo, i risparmi delle famiglie sono bloccati nelle banche.

È un paese bellissimo con persone straordinarie. Oggi è totalmente inceppato.

Qui i progetti di Pro Terra Sancta sono promossi e gestiti da persone molto brave e convinte del bene di quello che fanno. I progetti in Libano riguardano principalmente la sanità, l’istruzione e la distribuzione di medicinali.

Il progetto WIP è un po’ particolare: trenta persone che hanno dimostrato capacità imprenditoriali e doti di resilienza sono state selezionate per completare un corso di formazione professionale in cui approfondire gli strumenti di un microimprenditore. Arrivati a fine percorso, ognuno ha presentato la sua idea davanti a una giuria composta da cinque italiani (me compreso) e due libanesi. La giuria ha deciso di sostenere i migliori otto. 

WIP meeting and coachinf
Beirut, WIP incontro e formazione

Avrà dunque conosciuto tante storie legate a questo progetto WIP. Ce ne racconti qualcuna che l’ha colpita.

Una delle storie più belle per me è quella di Habib, un ragazzo di 18 anni che propone di creare un’app sullo sport. Funziona così: l’utente scarica l’app e iscrivendosi entra a far parte di una grande community a cui comunica quale sport gli piace praticare e quando è disponibile per una partita. L’app ti informa quale tra i venticinque campi da gioco è disponibile per giocare a basketball, pallavolo, tennis, paddle, calcetto e altri sport e in quanti stanno giocando. Così, se per esempio manca un giocatore per una partita di calcio, l’app ti avvisa, ti prenoti e raggiungi la squadra composta da altri ragazzi e ragazze. È bello perché favorisce la socialità, crea un network.

Un’altra bella storia è quella di un ragazzo di 23 anni che tutti chiamano Jimmy Generator. La sua idea è quella di affittare dei generatori che carica sul suo camioncino e a sua volta li affitta per eventi particolari come feste e cerimonie. È un delivery dell’energia. Tutto va a diesel in questo paese.

Vedi, sono ragazzi giovani, ma con le idee piuttosto chiare. Sono tutte storie di imprenditorialità.

Poi abbiamo finanziato il progetto di due mamme: una di loro aveva perso il lavoro presso una società che produce burro d’arachidi. Si è detta: “Mi hanno licenziato, sono senza lavoro, però so come si produce, conosco il know-how e ho contatti con i supermercati”. Decide così di continuare a produrre burro d’arachidi insieme a un’amica. Il sostegno di Pro Terra Sancta la aiuterà con l’acquisto di materie prime e materiale per poter aumentare il numero di barattoli da produrre e dunque vendere. Così facendo le due donne stanno ricavando lo stesso reddito che avevano prima di perdere il lavoro.

Wip session Beirut
WIP session, Beirut

Simile è la storia di una signora che per portare dei soldi a casa vende piatti pronti ad amici e vicini. Il progetto WIP sosterrà le spese per l’acquisto di materie prime, pentole e stoviglie nuove e un frigorifero. Così che la signora possa preparare 50 pasti al giorno e ricavare uno stipendio mensile sufficiente per lei e i suoi figli. È una cosa buona.

Queste attività sono tutte finanziate dal progetto Work In Progress. Quanto sono importanti e cosa significa per Lei essere parte della giuria?

Sono un sostegno economico fondamentale per la famiglia. Tutti questi sono classici esempi di microcredito per cui una persona, grazie a un piccolo aiuto, può lanciare un’attività e avere così un’importante entrata economica che prima non aveva.

Ho conosciuto tanta gente che ha voglia di mettere le mani in pasta e ripartire. E Pro Terra Sancta per loro è una grandissima opportunità di ripartenza.

Sai, sono partito con le mie idee. Ho avuto un impatto con una realtà molto diversa, molto complicata, dove ci sono tante sfumature da capire e comprendere.

La giuria delle prossime edizioni avrà un ruolo molto importante. Non si tratta solo di dare un giudizio e scegliere a chi dare e non dare. Si tratta di dare un aiuto, un supporto vero anche a quelli che non hanno vinto! Perché bisogna riconoscere che hanno fatto un’attività molto importante: in una situazione del genere chiunque ha voglia di mettersi in gioco secondo me deve essere premiato.